Dott. Luigi Scandella

leggi (5)

Dott. Luigi Scandella

psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale

Non ho vissuto la vita che avrei voluto e adesso.... Forse è tardi

Ho 31 anni e sono stata in casa con i genitori fino ai 23. La mia educazione è stata molto rigida ma soprattutto atipica. Non sono mai stata spronata a stare con gli altri, anzi non potevo fare venire a casa mia nessuno perché a mio padre dava fastidio avere gente per casa e soprattutto non voleva perdessi tempo con amicizie a giocare o divertirmi. È sempre stato molto severo con me, anaffettivo e spesso aggrediva me e mia mamma verbalmente.
Ho passato quindi la mia adolescenza prevalentemente in casa da sola o comunque le rare volte che uscivo dovevo sempre rientrare prestissimo. Non sono quindi mai stata parte di un gruppo di amicizie e mi sono sempre sentita sola. Anche a causa di questa mia insicurezza sono stata vittima di bullismo per 3 anni alle superiori, mi prendevano tutti in giro anche con parole davvero volgari.
Nonostante questo i miei risultati scolastici sono stati ottimi sia al liceo che all'Università ma sempre sminuiti dalla mia famiglia che non mi ha mai valorizzato.
Una volta uscita di casa mi sentivo libera di fare ciò che volevo ma purtroppo le catene mentali sono state talmente forti da non permettermelo.
Ho continuato ad avere problemi relazionali, non riesco ad essere me stessa e, cosa ancor più grave, non so chi sono.
Come posso migliorare la mia situazione? Vorrei reagire per prendere in mano la mia vita e fare tutto ciò che mi va senza pensare a quello che invece non sono riuscita a fare e soffrire per questo.
Vorrei capire qual è la mia personalità e farmi volere bene dalle persone per ciò che sono.
Sento di essermi annullata in tutti questi anni.
Grazie.

Buonasera Federica.

Innanzitutto, no, non è tardi per vivere la vita che si vuole. 

Mi rendo conto che la sua storia passata è un peso non trascurabile, ma già il solo porsi il dubbio su come migliorare la sua situazione è un buon primo passo per esprimere il proprio Sè reale.

Lo step successivo credo sia riprendere in mano quelle catene mentali di cui parlava e cominciare a scioglierle, magari facendosi aiutare da un professionista.

Infine, nella sua domanda non ho trovato traccia delle emozioni provate nelle vicissitudini passate e presenti. Credo sia necessario focalizzarle meglio, anche solo per essere maggiormente consapevoli di quanto veramente prova per i suoi genitori e le persone che ha attorno.

Spero di esserle stato utile, pur nella brevità della risposta

domande e risposte articoli pubblicati

Dott.Luigi Scandella

psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale - Bergamo

  • Ansia
  • Depressione
  • Psicoterapia con indirizzo Analisi Transazionale
  • Sostegno psicologico e psicoterapia dell'adolescente, dell'adulto e di coppia
  • Consulente in ambito psicologico educativo
  • Consulenze educative ai genitori
  • Supporto alla coppia
  • Disturbi di personalita'
  • Prevenzione, Diagnosi e Cura dei principali disturbi psicopatologici
  • Autostima adolescenza
  • Trattamento psicoterapeutico minori e adolescenti
  • Interventi psicoeducativi
  • Supporto Psicologico Online
  • Terapia per Disturbi d'Ansia
  • EMDR
CONTATTAMI