Dott. Luigi Scandella

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Dott. Luigi Scandella

psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale

Sono un ragazzo di 18 anni e soffro di depressione e non vedo via d'uscita

Salve a tutti, mi rivolgo qua perché sono disperato, ho 18 anni e soffro di depressione ed ansia generalizzata da ormai parecchio tempo, già l'anno scorso avevo avuto un periodo di depressione di circa un mese, frequento una psicologa da quasi 6 anni che mi ha aiutato a passare periodi di crisi ma l'anno scorso ho dovuto passare ad un aiuto di un farmaco da uno psichiatra che mi ha dato una cura che mi ha aiutato a star meglio almeno fino a settembre /ottobre quando sono ricaduto in questo stato depressivo senza precedenti, sto troppo male mi manca l'appetito, ho sonnolenza durante il giorno,  non trovo più piacere a fare qualsiasi cosa che un tempo mi piaceva fare, ho senso di tristezza, fatico a fare qualsiasi cosa, a scuola quest'anno il mio rendimento è pessimo anche per la poca frequenza perché non riesco ad andarci
L'errore che ho fatto è forse interrompere bruscamente la cura dello psichiatra Daparox (paroxetina) quest'estate verso Luglio perché vedevo che stavo bene diciamo con me stesso e provavo il piacere di fare le cose normalmente, ma verso ottobre sono ricaduto in questo stato a cui non vedo via d'uscita, quindi sono ritornato da questo psichiatra e mi ha riprescritto Daparox ho provato a riprenderlo per due mesi ma non abbiamo visto miglioramenti quindi ha deciso di passare a Venlafaxina da 37.5mg per una settimana e ora sto prendendo 75mg e continuando a prendere 5 gocce di daparox perché non va interrotto bruscamente.
Durante l'estate e qualche mese fa ho fatto uso di stupefacenti che penso mi abbiano aggravato la situazione in particolare in contemporanea con l'assunzione di daparox e mi sono preso qualche sbronza con l'assunzione contemporanea di Venlafaxina, la mia domanda è riuscirò mai a ritrovare la gioia di vivere seguendo questa terapia psicologica e psichiatrica senza usare sostanze di altro tipo alcol/stupefacenti?

Salve Mattia.

Beh, mi sembra che tra farmaci, stupefacenti e alcol ha fatto un po' di pasticci. 

Mi permetto di suggerirle di riprendere le indicazioni dello psichiatre e di seguirle scrupolosamente; interrompere la cura perchè si comincia a star bene è una tentazione forte, ma rischia di "bruciare" tutto il lavoro fatto. 

Mi rendo conto che alla sua età la tentazione è ancora più forte, ma deve tener duro e fare qualche sacrificio (l'argomento "niente sbronze" è forse la cosa più difficile da contrattare con i miei pazienti suoi coetanei...) e riuscirà a venirne fuori.

Non si dimentichi della sua psicologa, che sicuramente le darà man forte in questo processo di crescita sicuramente delicato.

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