Dott.ssa Maddalena Bazzoli

Dott.ssa Maddalena Bazzoli

psicologo, psicoterapeuta, ipnologo

Vorrei qualche consiglio su come essere presente e vicino a mia figlia

Sono mamma separata da ca. 7 anni di una ragazza di 14. Si è sempre vista con suo padre (sono a mia volta figlia di separati e non vedo nè sento mio padre da ca. 35 anni), anche se lui ora si trasferisce in un altro paese = minori occasioni di vedersi. La separazione è stata un po' tormentata per noi ma abbiamo cercato di essere il più equilibrati possibile con e per lei. E' una ragazza dolce e anche un po' timida ma all'occorrenza, soprattutto ora che è adolescente, riesce a sviluppare una bella "grinta". Mi preoccupa principalmente di non riuscire a comunicare con lei, a farla sentire amata ed accettata per quello che è: una persona, insomma ad aiutarla a diventare serena, equilibrata. Premetto che è sovrappeso e non si accetta molto, tutti i tentativi di diete (2 dietologi e W.W) non per mancanza di costanza, sono falliti, dopo un po' recupera il peso perso; si lamenta spesso di mal di pancia e mal di testa ed abbiamo già escluso ogni possibile causa fisica e medica oggettiva. Penso di essere abbastanza attenta ma forse non lo sono nel modo corretto e penso che questa manifestazione di disagio risieda altrove anche se non riesco ad identificare il nocciolo originario e lei non mi aiuta a capire, dice che va tutto bene, inoltre io ho un carattere abbastanza forte ed indipendente e ho sempre pensato 'aiutati che il ciel t'aiuta' dovuto al mio vissuto. Fin da piccola è stata molto attaccata a me. Ha amici ed amiche anche se finora nessun fidanzatino che mi risulti, a scuola è nella media, insomma nulla che faccia pensare a situazioni gravi ma sicuramente c'è spazio per migliorare. Vorrei qualche consiglio su come essere presente e vicino ed aiutarla ad essere serena e consapevole di sè e a svilupparsi in un adulto sano e che sappia relazionarsi con gli altri ed il mondo che la circonda. Grazie.
Gentile Desirè ciò che mi colpisce è il suo sentirsi non adeguata nello stare vicino a sua figlia e il suo sano desiderio di vederla crescere in modo sereno e consapevole. Il suo non sentirsi attenta è dovuto al fatto che vorrebbe essere "molto attenta e brava come mamma" e non le basta esserlo in modo "sufficientemente buono"? Oppure c'è effettivamente qualche problema di comunicazione che comunque è difficile evitare nella relazione con una figlia adolescente? Perchè pensa inoltre che i disagi di sua figlia dipendano necessariamente da lei? Una quota del suo modo di essere è prettamente individuale e caratteriale. Con una figlia adolescente bisogna essere in grado di attuare una giusta distanza, bisogna esserci ma quando lei lo chiede e magari trovare qualche momento adatto per chiederle come sta senza necessariamente aspettarsi una risposta esaustiva ma saper tollerare l'ansia dello smarrimento che sua figlia vive perchè sta crescendo in lei una nuova persona. Rifletta su quale potrebbe essere per lei il modo migliore per sentirsi più attenta magari scopre che lo è già forse troppo o che è meglio che le attenzioni si spostino su altri fronti. Un cordiale saluto e molti auguri