Dott.ssa Maddalena Mozzillo

Dott.ssa Maddalena Mozzillo

psicologo, psicoterapeuta, mediatore familiare

Ho paura di uscire pazzo, di diventare parte dei miei pensieri

Salve buongiorno, mi chiamo Massimiliano, sono un ragazzo di 18 anni, ho chiesto aiuto a questo sito perché da alcune settimane ho problemi riguardo a pensieri ossessivi che tormentano il mio stato d'animo non facendomi vivere al meglio. Premetto col dire che sono un ragazzo che ha una famiglia splendida, pratica sport, ha amici e passa una vita normale. Ho avuto già trascorsi del genere circa 6-7 anni fa, con una depressione durata all'incirca 3 mesi. Tutto questo periodo è iniziato col fatto che mi sentivo sempre stordito con la testa, come se fossi fuori dalla realtà; alla fine si è scoperto che erano semplicemente vertigini, ai quali ne sono afflitto anche adesso. Nel frattempo che si scopriva la fonte del problema, sono stato afflitto da attacchi di panico dall'eccessiva preoccupazione di avere qualche patologia mentale. Dopo che si è scoperta la fonte del problema, sono stato afflitto da altri pensieri che facevano fuoriuscire l'ansia; questi pensieri comprendevano la paura di far male a qualcuno, o addirittura ucciderlo, pensavo cose che andavano al di fuori del mio essere perché non farei mai del male neanche ad una mosca. Poi sono stato afflitto da problemi esistenziali, mi faccio spesso domande strane, che vanno al di fuori della vera conoscenza, ad esempio:
Perché vedo attraverso questi occhi?
Perché vivo in questa vita?
Ma tutto quello che mi circonda è realtà?
Le persone sono reali?
Spesso queste domande sono accompagnate da attacchi di panico che non mi stanno facendo vivere alla grande. La mia preoccupazione principale sono soprattutto che i miei pensieri possono diventare una parte integrante del mio ragionamento un giorno, cioè uscire pazzo. Chiedo aiuto nel superare questo problema che mi affligge da tempo, grazie a questo sito utilissimo. Grazie mille in anticipo per le risposte.

Salve Massimiliano. Le suggerisco vivamente di richiedere aiuto. Se necessario ne parli prima con i suoi familiari e poi si rivolga ad uno psicoterapeuta o pubblico o privato. Insieme a lui valuterà quale percorso è più indicato per Lei. La sua condizione potrebbe infatti richiedere anche l'uso "temporaneo" di farmaci che possono aiutarla a tenere sotto controllo l'ansia, i pensieri ossessivi e gli attacchi di panico. Non indugi nel chiedere aiuto e non trascini oltre la sua condizione che a mio parere merita molta l'attenzione, quantomeno perché è motivo di grande angoscia.