Dott.ssa Manuela Iona

Dott.ssa Manuela Iona

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Mi sento molto sola, arrabbiata e delusa da questa vita

Salve ho 25 anni è in adolescenza i miei genitori nn mi hanno mai permesso di fare tutto quello che facevano i miei coetanei.. Per cui quelle rare volte che sono riuscita ad uscire e rientrare tardi..senza fare nulla di male..era perché avevo detto delle bugie. Anche la sera quando uscivo entro le 20.00. Dovevo essere a casa sennò mia madre si arrabbiava troppo e poi iniziava gia a chiamarmi da prima per ricordarmi dell orario e se facevo solo 5 min di ritardo erano tempestata di chiamate e come arrivavo a casa era una sfuriata infinita.. E tutto ciò mi ha sempre creato molta ansia che ho tutt ora.. Tutto ciò a fatto si che le miei amicizie si allontanassero per cui. Mi trovo ad oggi ad avere 3 amiche...poi sono diventata mamma molto giovane di una bimba con durabilità e il mio ragazzo era molto geloso quindi sempre piu isolata da tutti .. Mi fa star male perché nessuno mi darà mai quegli anni..dove tutti si divertono e hanno tanto da raccontarsi e da condividere Io quasi mi vergogno, mi sento una sfigata..nn ho mai nulla da raccontare perché nn mai fatto nulla di normale..e nn ho nulla da condividere e ancora oggi e cosi.. Nessuno delle vecchie amicizie chiede mai di me.perché.con le mie amiche si vedono ancora nessuno mi invita un nessun posto.. Mi sento molto sola arrabbiata delusa da questa vita..e mi dedico completamente a mia figlia. .. Come posso fare a metabolizzare tutto questo??

Cara Floriana,

leggendo la sua lettera vedo la consapevolezza sulle cause del suo stile di vita. Questo è molto importante e da valorizzare. Tre amiche non sono poche soprattutto se sono "vere" amiche. Ha però dei rimpianti comprensibili. Tuttavia ripiegarsi su sè stessi non risolve i problemi: occorre invece attivarsi nei limiti del possibile. Trovo inevitabile e positivo che si dedichi a sua figlia, ma non è positivo -nemmeno per sua figlia - che faccia unicamente questo. Si impegni ad ampliare le sue frequentazioni, cerchi anche dei contatti con Associazioni, Centri dove possa conoscere altre famiglie con il suo stesso problema (la disabilitò di sua figlia). Limiti assolutamente il suo isolamento.  Forse anche un parziale impegno lavorativo potrebbe giovarle. Deve anche fare ordine nella sua vita sentimentale. Non ho ben compreso se il padre della bimba non le è più vicino, era troppo geloso certamente. Se è sola, deve cercare di capire se desidera un altro compagno Si prenda i suoi tempi per riflettere e poi arriverà il momento di vivere la vita. Ora è in mano sua.  Non  è vero che non ha mai fatto nulla di normale ( fare una figlia è normalissimo), non si crogioli nel suo dolore, ma si lasci comprendere dagli altri.  Lei è molto giovane e non si sta rendendo conto di quante possibilità ha davanti: la vita offre sempre tante occasioni! si tratta di vederle e coglierle. 

Cordiali Saluti.