Dott.ssa Manuela Iona

Dott.ssa Manuela Iona

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Ho subito violenze in parte fisiche ma soprattutto emotive da mio padre

Non so a quale categoria appartenga la mia domanda ma provo qui. Da piccolo ho subito violenze in parte fisiche ma soprattutto emotive da mio padre. Ho sempre sentito la responsabilità di proteggere mia sorella più piccola e mia madre. Non ho mai avuto una figura di riferimento maschile. Ora a quasi 32 anni mi ritrovo ad aver tentato il suicidio che per poco non è riuscito, giusto un paio di settimane fa. Sento il bisogno disperato di una figura maschile che a volte prende sfumature romantiche, che però finiscono solo per farmi stare peggio perché non voglio una relazione omosessuale e allo stesso tempo non sano le mie vere ferite, non risolvo le vere cause del mio male. Vedo le donne come esseri indifesi e da proteggere e non sopporto vedere un uomo con una donna, percepisco questo rapporto come una violenza e mi ritrovo estraniato da tutti, almeno così mi sento, nonostante sia una persona socievole. Non riesco a smettere di pensare al suicidio e non so a chi rivolgermi. Sto provando un po' di tutto, almeno su internet per adesso. Non mi trovo in Italia e non posso vedere uno psicologo qui. Sono volontario in un paese povero. Ringrazio per qualsiasi informazione

Caro Natan,

si capisce che ha sofferto molto nella sua esistenza e forse è anche per questo che è volontario in un paese povero. Sta ancora cercando un padre, ma ha quasi 32 anni, età adulta in cui dovrebbe sentirsi più autonomo. Le violenze fisiche di suo padre hanno provocato anche una difficoltà nell'identificazione sessuale: è romantico con gli uomini, ma non vuole essere omosessuale e non riesce ad accettare un rapporto uomo-donna. Si domandi: che cosa significa per lei essere uomo? Forse essere violento, come lo è stato suo padre con lei. Avere storie omosessuali, in questa fase, può significare per lei cercare di capire gli uomini ( e quindi anche sè stesso) probabilmente per smentire il suo sentire profondo e inconscio (che gli uomini sono violenti).  In realtà lei non ha nulla a che fare con la violenza di suo padre: l'ha solo subìta. Rivendichi con sè stesso le differenze da suo padre e anche di poterlo giudicare per il suo comportamento e non si punisca con i tentati suicidi.