Dott.ssa Manuela Iona

Dott.ssa Manuela Iona

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Sono preoccupata perche` da poco il piccolo mi ripete che non ha un papa`

Sono una madre single. Con il padre di mio figlio,(che non ha riconosciuto) sono in contatto. 12 anni assieme. Provo con dolcezza a fargli capire che per il bene del nostro bambino sarebbe opportuno avvicinarsi ed essere piu presente. ma nulla gli fa cambiare idea. ho inviato fotografie del piccolo , ma mi ha riferito di averle cestinate senza neppure guardarle. Nessuno della sua famiglia, se non sua moglie con la quale c`e` una pura convivenza sotto lo stesso tetto e con la quale ho avuto un rapporto di amicizia per anni, e` al corrente della nascita del figlio che abbiamo assieme. Lui ha gia` due figli adultii. 34 e 29 anni. Ho abortito tre volte perche` non ha mai voluto avere figli, la quarta ho detto basta ed ho proseguito con la gravidanza. sono una mamma che lavora a tempo pieno, ho una famiglia che se pur lontana logisticamente, ha a cuore me ed il mio bambino. Sono preoccupata perche` da poco il piccolo mi ripete che non ha un papa`. Spero tanto in un miracolo. ma ho bisogno per favore di consigli concreti su come regolarmi con suo padre. in attesa ringrazio

Gent.le Sig.ra

nella sua lettera non è specificata l'età di suo figlio e questo condiziona in parte la risposta. Forse 12 anni di rapporto sono stati sufficienti a esaurire la vostra relazione (almeno pare da parte del suo ex partner). Se lui non ha mai voluto figli è coerente ancora al presente. Tre interruzioni di gravidanza e poi la nascita del bambino non sono bastati a convincerla che il suo ex la pensa diversamente da come lei vorrebbe. Ora, però, è il momento di provvedere a suo figlio per tutelarlo da ulteriori danni. Lo rassicuri sul fatto che anche lui ha un papà, come tutti i bambini. anche se non lo conosce. Dire la verità con parole adeguate all'età del bambino è la cosa migliore.  Se suo figlio è piccolo può evitare di specificare meglio, sopratutto è da evitare lafacile colpevolizzazione del padre e di nominare che non voleva che il bambino nascesse o esistesse. Rifletta, invece, sulle sue responsabilità verso suo figlio per non avere ascoltato i chiari ammonimenti, seguiti da fatti concreti, del suo ex partner. Accettare i dati di realtà è un valido presupposto per un equilibrio psicologico. Ora è poco corretto sentirsi solamente "vittima" di un uomo insensibile e occorre che suo figlio non la identifichi come tale.

 

Manuela Iona

Finale Ligure (SV)