Dott.ssa Marcella Angioni

Dott.ssa Marcella Angioni

Psicologo, Psicoterapeuta

Figli- pacchi postali si o no?

Buonasera,
Al momento della separazione voluta da me, non ho osato chiedere nulla al mio ex marito, gli ho lasciato la casa, non ho chiesto soldi, e ho lasciato lui le bimbe al 50%. A parte le sue strane scelte educative, e il repentino coinvolgimento della sua compagna nella vita di routine nella casa di famiglia al posto della madre con una convivenza durata 4 mesi dopo soli 15 giorni che la madre era uscita di casa ( una donna vista dalle bimbe 3 sole volte e conosciuta dal padre tre mesi prima), non posso dire che le tratti male... anzi un padre assente per anni adesso finalmente passa del tempo con le figlie. Loro però, sono tre, dopo l’inizio della scuola hanno cominciato a non tollerare più i traslochi settimanali perché impegnativi fisicamente e psicologicamente. La domanda è: i bambini possono stare bene e crescere sereni senza routine continuative? Possono avere due case in cui condizione educativa ed economica sono completamente diverse? Riescono a barcamenarsi bene in queste situazioni? Il cinquanta percento di tempo con entrambi i genitori compensa non avere una dimora fissa? Ma soprattutto se esprimono un disagio bisogna forzarli ad accettare la situazione perché si abitueranno e staranno bene, oppure devono essere ascoltati mettendo da parte le esigenze genitoriali degli adulti? Mi piacerebbe sapere quale è l’ orientamento di pensiero più comune tra i professionisti che rispondono qui. Grazie (età 8, 11 e 13 anni)

Gentile Signora,

ogni caso è a se stante, ma in linea generale no, i figli non sono pacchi postali. Detto questo, occorrerebbe valutare la situazione con un approccio sistemico familiare, sentire tutte le parti coinvolte e dare voce alle figlie, a tutte e tre, pur nelle differenti fasce di età di appartenenza.

In linea generale si consiglia che i figli in periodo scolastico abbiano un "luogo sicuro" e costante che faccia da base all'andare a scuola, ai compiti, alla routine, questo però non vuole necessariamente dire che quel luogo abbia un unico indirizzo. Esistono casi gestiti benissimo in cui i figli si spostano da una casa all'altra, occorre però in questi casi creare una routine di trasferimento adeguata, che accolga le esigenze, eventuali problemi, e che possibilmente non crei troppo disagio nel traferimento (tante ore di viaggio, lontananza dalla scuola o dal luogo di sport eccessiva, assenza di servizi e spazi frequantati per l'adolescente non sono scelte molto adatta, o perlomento vanno valutate con moltissima attenzione).

 

Un saluto

Dr.ssa Angioni