Qual è la cosa più giusta da fare?
Ho un peso addosso da alcuni giorni per una cosa capitata quasi 10 mesi fa e non riesco a perdonarmi. Dopo vari mesi di frequentazione con il mio ragazzo abbiamo deciso a settembre di ufficializzare. Preciso che stiamo vivendo una relazione a distanza. Dopo poco che abbiamo ufficializzato sono entrata completamente in crisi (crisi di cui lui era consapevole perché gliene ho parlato). Avevo paura di non riuscire a vivere una relazione a distanza senza averlo vicino tutti i giorni o quasi, e del fatto che lui ancora non riuscisse ad aprirsi con me a dirmi che era innamorato, e probabilmente ancora non lo era visto che sviava sempre l’argomento. Durante questa crisi mi sentivo così persa e stavo talmente male che questo mi ha portato ad avere una sola scappatella con un ragazzo di cui mi sono pentita immediatamente. Non ho mai avuto il coraggio di dirlo al mio ragazzo perché le cose poi con lui si sono risolte, abbiamo superato la crisi e sono convinta di amarlo e di voler stare con lui. Stiamo costruendo giorno dopo giorno una relazione sempre più stabile e felice e non riesco ad immaginare i miei giorni senza di lui. Insomma siamo molto felici insieme e se penso al mio futuro lo penso insieme a lui. Non so cosa fare, da una parte sento che lui riuscirebbe a trovare una soluzione e a capirmi perché è una cosa capitata anche a lui stesso nella sua precedente relazione, però non voglio perderlo e non riesco a perdonarmi per quello che è successo. Qual è la cosa più giusta da fare dopo tutto questo tempo? Vorrei potermi perdonare e riuscire a sanare questa cosa da sola per non poter dare un dispiacere e spezzare il cuore al mio ragazzo, lo amo ed è la cosa di cui sono più certa al mondo. Ho bisogno di capire quale sarebbe la cosa più giusta da fare in questo momento.
Salve,
la ringrazio innanzitutto per aver condiviso con tanta sincerità un’esperienza così personale e complessa. Nelle sue parole si percepiscono chiaramente sia il peso che sta portando da tempo, sia il profondo desiderio di prendersi cura del legame affettivo che sta costruendo. Questo è un elemento significativo, che racconta quanto tenga a questa relazione e al percorso che sta vivendo.
Colpisce il fatto che, a distanza di mesi, l’episodio che ha vissuto continui ad avere un impatto così forte. Questo può indicare che dentro di sé ci sia ancora qualcosa che non ha trovato uno spazio per essere elaborato, integrato, compreso fino in fondo. Più che sul gesto in sé, può essere utile soffermarsi sul significato che ha assunto in quel momento specifico della sua storia: che cosa stava attraversando allora? Quali vissuti erano attivi rispetto alla relazione, alla distanza, al bisogno di sentirsi riconosciuta e rassicurata?
Al tempo stesso, vale la pena chiedersi anche che senso ha oggi quell’evento, alla luce della persona che è diventata e della relazione che sta costruendo. Il fatto che senta il bisogno di “sanare” internamente quella ferita racconta molto del valore che attribuisce alla relazione, ma anche del livello di consapevolezza che sta cercando di sviluppare.
Spesso ci confrontiamo con la tentazione di trovare “la cosa giusta da fare”, come se esistesse una risposta unica o universale. In realtà, ogni scelta relazionale si costruisce nel tempo, nel contesto, e soprattutto nel confronto con se stessi. A volte può essere utile concedersi uno spazio di riflessione più ampio per ascoltare queste domande, senza fretta di risolverle, ma con la disponibilità ad attraversarle.
Se sentisse che questo passaggio merita un tempo e un luogo dedicato, esistono contesti — come uno spazio terapeutico — che possono offrire un contenimento utile per restituire profondità e chiarezza a ciò che sta vivendo. Ma sarà lei a decidere se e quando sia il momento per farlo.
Un caro saluto,
Dott.ssa Capezzuto Marcella