Non so che senso abbia la mia vita

Buongiorno.
Sono una ragazza di 15 anni. Sono stanca della mia vita. E non semplicemente come si dice perchè si tratta "di una fase adolescenziale". A seguito di eventi che hanno caratterizzato il mio passato ho pensato per la prima volta seriamente al suicidio all'età di 8 anni. A 12 anni ho rischiato di morire a seguito di anoressia molto grave con la consapevolezza di stare morendo. La mia attuale situazione familiare non è delle migliori e non lo è mai stata. La maggior parte dei compagni mi "usa" per compiti e verifiche. Io ne sono consapevole ma lo accetto pur di non restare completamente sola. Perchè se così restassi penserei troppo al passato, al presente e non vedrei più nulla di bello in questa vita. La compagnia è una fonte per me di distrazione. Non ho il coraggio di parlare con i miei genitori di questi miei pensieri. Così come non ne ho mai avuto per parlare delle mie ricadute continue nel mio DCA. I miei genitori sono molto impegnati e circondati da preoccupazioni anche gravi. Attualmente mi impegno nell’aiutarli, nello studio (unica cosa in cui mi sembra di riuscire a fare qualcosa ma per cui mi ritengo comunque un fallimento) e nell'aiutare chiunque possa. Rendere felici gli altri donando loro ciò che non ho mai avuto o perso mi dà la sensazione di poter migliorare anche se molto poco le loro vite. Però non riesco più a sostenere questa situazione. La mia vita è stata un susseguirsi di eventi spiacevoli da quando avevo 5 anni (separazione dei genitori, abusi sessuali, episodi di bullismo, depressione del padre, insulti pesanti da parte dei genitori, morte del nonno materno che era per me un padre e di altri parenti, parente con situazione psichica e fisica molto grave, abbandono paterno, ricovero per DCA, malattia genetica rara, impossibilità di inseguire le proprie passioni, problemi economici...). Insomma, sono stanca di soffrire e fingere che tutto vada bene. E da questa situazione vorrei uscirci da sola o andandomene definitivamente o superandola. Non posso recarmi da uno psicologo perchè costa troppo. Ci sono momenti in cui l'istinto di farla finita è fortissimo... So che sarebbe un gesto sbagliato, ma non so più come uscirne. Do agli altri le motivazioni per cui continuare a sperare ma sono io la prima a non riuscire a vederle. Cosa posso fare?
Grazie per le vostre risposte, davvero.
Grazie se pubblicherete questa mia domanda o risponderete.
Distinti saluti.

Per risposta le invio tre piccole questioni su cui la prego di riflettere attentamente perchè in esse può trovare una via di uscita.

1) "Prenda uno di Voi su di sè il male che pesa sulle mie spalle, sulla mia vita....ma da come vi sento lontani, tranquilli sereni e riusciti nella vita, credo che non siate degni di portarlo questo mio peso.

2) Pertanto non posso accettare il pensiero di essere liberato da altri che da me.

3) Perchè io non so niente di ciò che mi capita, ma Tu non vali niente di ciò che vale