Elaborare dignitosamente un lutto rilevante

Gentili Psicologi, ho 62 anni, figlio unico e celibe,e mia madre novantenne è deceduta da poco. Non ostante mi avesse avvertito da tempo, data l'età avanzata, il dolore è egualmente pesante. Ho letto l'articolo sull'elaborazione del lutto ed ho notato che, delle 4 fasi, le più difficili sono la seconda e la terza, nelle quali la mancanza della persona cara si fa più sentire. Chiedo molto brevemente: come si può elaborare dignitosamente un lutto rilevante? Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.

Si tratta, mana mano, di trasferire l'investimento affettivo che prima era rivolto alla persona, spostandolo sui segni di quella che è stata la sua presenza. I segni devono inizailmente surrogare la persona reale, come tracce del suo passaggio. È il motivo per cui ci leghiamo agli oggetti o alle foto di coloro che abbiamo amato e che ci hanno lasciato: Questo permette a quel che era una volta realtà viva di farsi ricordo, e di trovare la propria collocazione mentale adeguata e non dolorosa.

domande e risposte

Dott.Marco Focchi

Psicologo, Psicoterapeuta - Milano

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