Dott.ssa Maria Antonietta Passarelli

Dott.ssa Maria Antonietta Passarelli

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta

Perché non riesco ad essere felice?

Ciao io sono Sara e ho 19 anni, sto studiando ragioneria e nel week end lavoro come cameriera. Posso sembrare una normale ragazza ma è da tutta la vita che vivo di ansie. Fino a qualche anno fa riuscivo a controllarla ma ora non ci riesco e mi sta mangiando dentro. Non riesco più a sentirmi bella, a sentirmi brava in qualcosa, a sentirmi utile per qualcuno. Sono fidanzata da un anno e mezzo con un ragazzo bravissimo eppure ogni volta trovo un motivo per litigare, mi arrabbio se non mi risponde subito, mi arrabbio semplicemente per tutto pure quando si diverte perché non mi sento partecipe della sua felicità. Ho perso quasi tutti gli amici e non riesco a farne di nuovi ho paura nel parlare mi sento sempre prevenuta penso a quello che devo dire e non riesco ad essere me stessa con nessuno. Mi spaventa tanto questa cosa. Preferisco restare da sola perché so che non piacerebbe a nessuno stare con me e allo stesso tempo mi incazzo perché non mi vuole nessuno. Sono anche diventata bugiarda, faccio la vittima per farmi considerare dalle persone. Non so molte volte chi sono e chi voglio essere. Non so come si deve essere una persona normale o come essere una persona interessante con cui è bello stare insieme. So che il mio ragazzo la mia famiglia ecc stanno vicino a me solo per pena. E non voglio che finisca tutto questo, voglio una vita normale, ridere e scherzare ed essere spensierata non piena di ansie. Non riesco più a vivere serenamente. Come devo vivere felicemente? Come devo fare per essere me stessa ?

Ciao Sara,
il fatto che sia venuto tutto su… l'ansia e tutte le sensazioni di scontentezza o di inadeguatezza non è del tutto negativo:
sono comunque parti di te che magari tenevi dentro e ora hanno trovato la strada per venire allo scoperto; è sempre opportuno riconoscerle e dare loro la giusta importanza.
Se ti senti in ansia o inadeguata chiediti se e proprio così. Mi spiego meglio: quando dici questo di te ...che ti senti meno bella e meno brava o meno utile di prima... ti guardi con i tuoi occhi oppure ti stai guardando dalla prospettiva di qualcun altro? A volte ci portiamo dietro vecchi condizionamenti familiari, sociali, culturali rispetto a come dovremmo essere sia fuori che dentro. Mi verrebbe da chiederti e soprattutto vorrei sentire la tua risposta ...ti senti meno bella e meno brava o utile rispetto a quale criterio e rispetto a chi?
Cioè, come dovresti essere per piacerti e per essere soddisfatta di te stessa?
Immagino tu lo sappia, ma sarebbe importante che te lo dicessi.
Dicendolo a me lo dici soprattutto a te stessa. Quindi ti chiedo “bella” cosa significa per te, Sara. Sai, il significato potrebbe variare da persona a persona. Bella può voler dire ad esempio disinvolta, oppure sicura, magra. Cos’è per te bella? E lo stesso “brava” cosa dovresti saper fare per poterti sentire “brava”? Capisci cosa ti chiedo? Semplicemente di essere più specifica. Questo aiuta moltissimo. Te lo dico per esperienza personale. A volte rischiamo di generalizzare e così finiamo per essere troppo duri con noi stessi. Non voglio sminuire il tuo disagio, vorrei solo circoscriverlo in modo da poterlo guardare ad una certa distanza insieme a te e decidere come gestirlo. Mi ha colpito che tu dica che hai paura a parlarne con qualcuno. E mi chiedo che paura hai a parlarne. Infondo stai solo esprimendo un tuo disagio, cosa ci può essere di male in questo. Ti hanno forse detto che dovevi essere perfetta in famiglia? Oppure mi chiedo se sei stata abituata a parlare con i tuoi quando qualcosa ti preoccupava, qualsiasi cosa. Tante domande lo so, ma a volte le domande, quando sono giuste, ci aprono nuovi mondi da esplorare dentro noi stessi. A volte non abbiamo bisogno di risposte soprattutto se vengono da altri seppure qualificati. Il più delle volte il viaggio lo dobbiamo intraprendere noi. Magari con una buona guida. Quello che posso dirti e che andando avanti ti accorgerai che i giudizi più severi li emettiamo proprio noi e spesso dipende da un sistema di convinzioni molto rigido che abbiamo costruito nel tempo su ciò che e giusto, sbagliato, bello, brutto, buono o cattivo. Ma sai la verità qual è? Che tutti questi concetti sono super relativi e per ogniuno il significato di quelle paroline e' completamente diverso.
Da come scrivi e dal livello di consapevolezza che tu esprimi scrivendo di te, rilevo che hai tutte le possibilità per mettere a fuoco quali siano le cose veramente importanti per te in ogniuno degli ambiti in cui mi hai descritto di avere dei problemi. Focalizzati. Noto che pensi spesso in termini di “non voglio questo…” prova a cambiare il modo in cui formuli il tuo pensiero: pensa in termini di ciò che vuoi anziché di ciò che non vuoi. Sembra una cosa ininfluente, solo perché siamo abituati male,ma in realtà il tuo inconscio recepisce in modo completamente diverso, e quello che ti restituisce ti stupirà, in positivo naturalmente! Focalizzati su ciò che è importante per te e su ciò che vuoi dagli altri e da te stessa. Pensare che essere te stessa possa comportare uno sforzo credo non serva. Tu sei già te stessa, soltanto che la tua mente e' troppo occupata a mettere in discussione e a criticare quello che sei e che fai. Potresti usare tecniche di rilassamento,  ce ne sono tante, per mettere in pausa la mente anche dieci minuti al giorno questo comincerà a dare risultati. E poi Sara, ti direi, vivi il momento cosi com’è: anche se arriva una sensazione negativa accoglila: è una parte di te che ti parla. Vorrei poterti dire più cose ma possiamo fare cosi: tu mandami un feedback su quanto io ti ho scritto, e se qualcosa di quello che hai ricevuto da me può esserti utile, magari la prossima volta che mi scrivi, se vorrai farlo, io posso approfondire con te. per ora mi fermo. Sappi che mi ha fatto piacere conoscerti anche se solo per iscritto. Aspetto una tua risposta.