Ho 22 anni e purtroppo per me sono una grande ansiosa e una forte ipocondriaca

Buonasera a tutti. Ho 22 anni e purtroppo per me sono una grande ansiosa e una forte ipocondriaca. Non so bene come sia nata questa mia ipocondria, forse dalla paura dell'attacco di panico.. sono settimane che questa cosa sta peggiorando. Due anni fa ero più o meno nella stessa situazione: divorata dall'ansia, rimanevo sempre a casa per paura di sentirmi male fuori, prestavo attenzione ad ogni fastidio che sentivo nel mio corpo, avevo paura di morire da un momento all'altro con consapevolezza. Ho seguito poi un percorso psicologico che mi ha aiutata molto. Da qui a un mese però sono di nuovo a terra. Non so darmi spiegazioni, ho sempre paura che qualcosa non va, mi sento stanca e priva di vita, e la cosa mi fa arrabbiare tantissimo perchè io amo la vita e amo e voglio essere felice.. invece piango spesso, sono ipersensibile l'ipocondria e l'ansia mi soffocano, ho dovuto iniziare a prendere ansiolitici ( non tutti i giorni) perchè un mese fa mi è venuto un attacco di panico fortissimo e anche questo mese ( mi sono accorta che cosi forti mi vengono quando sono più instabile infatti il giorno dopo o il giorno dopo ancora mi arriva il ciclo). volevo iniziare un percorso di psicoterapia dopo aver fatto la visita dal dottore. ( nonostante il mese scorso sia andata al pronto soccorso e polmoni e cuore andavano bene ma ci devo sempre sbattere la testa). Non voglio cadere in depressione, voglio assaporarmi la vita fino in fondo.. Spesso mi chiedo: è possibile che sia l'ansia a provocarmi tutto questo? oppure è una psicosi o disturbo della personalità? grazie per aver letto le mie turbe psicologiche ehehe vi ringrazio anticipatamente e vi auguro una buona domenica.

Gentile utente

per essere veramente d'aiuto bisognerebbe conoscere un po' di più riguardo la sua storia personale. Immagino le sia già stata fatta una dignosi psicologica dal momento che riferisce del suo problema parlando di disturbo ipocondriaco e di attacchi di panico. Per cui il mio consiglio è quello di riprendere un percorso psicologico, magari associandolo all'apprendimento di una tecnica di rilassamento che permette di affrontare il problema su un Doppio Binario, e quindi non solo di analisi dei vissuti, ma anche a livello somatico attraverso una sedazione emotiva ottenuta con metodi naturali come accade ad esempio col Training Autogeno.

Cordiali saluti