Dott.ssa Maria Pia Dibari

Dott.ssa Maria Pia Dibari

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta

Come posso fare per recuperare il rapporto con la mia bimba?

Buongiorno ho una figlia di 15 mesi che è nata prematura a 7 mesi e mezzo. I primi mesi sono stati molto difficili, lei irrequieta, allattamento a richiesta molto faticoso e non ho dormito per un anno, quindi può immaginare la mia stanchezza. A dicembre sono tornata a lavoro, la bimba aveva 7 mesi e mezzo e da li è iniziata la tragedia per me. Di giorno lei sta 3 giorni a settimana con i miei suoceri e 2 giorni con mio padre. Quando la vado a prendere dai miei suoceri lei piange, non vuole venire con me, mentre quando la vado a prendere da mio padre lei è felice. Ho pensato che il motivo di questa differente reazione è che mentre a casa dei miei suoceri sono in tre completamente dedicati a lei e li ha un sacco di giochi, da mio padre c'è solo lui che oltre ad occuparsi di lei deve fare anche altre cose, ma la bimba comunque è tranquilla, gioca, ride, ma non ha il 'parco giochi' degli altri nonni. Il pomeriggio quando torno da lavoro cerco di dedicarmi completamente a lei, cercando di farle dei giochi solo miei e suoi, ma non ci riesco, lo vedo che lei mi rifiuta. Inoltre io sono molto affettuosa, la riempio di baci, lei si innervosisce, non mi da mai un bacio, mentre alle altre persone lo da. Sento che non vuole giocare con me, mi cerca solo per la pappa o se la devo cambiare, ma non mi cerca per stare con me. Insomma soffro per tutta questa situazione, forse sono tornata a lavoro troppo presto e non sono riuscita a creare un rapporto con mia figlia, questa cosa mi distrugge che devo fare? come posso fare per recuperare il rapporto con lei? Grazie mille Giulia

Salve Giulia.

Nella lettera non parla del padre: anche la sua figura è essenziale per il recupero della fiducia da parte di sua figlia.

Tornando alla sua preoccupazione, trovo che la reazione di sua figlia sia comprensibile: sta esprimendo la disapprovazione per l’assenza di quella figura che riconosce essere l’oggetto affettivo primario, e di essere stata affidata ad “estranei”, in quanto, per la bambina, queste figure parentali sono tali. A loro si è affezionata, certo, ci sta bene con i nonni paterni che la fanno sentire una “reginetta”, e quando lei la va a riprendere, mette in atto reazioni per farla sentire in colpa.

Non abbia fretta nel vedere subito i risultati alle attenzioni che le dedica, ci vuole tempo: la bimba ha bisogno di vedere che la mamma sta sempre con lei, e così imparerà che c’è un tempo in cui questa figura scompare, ma poi riappare; impara così anche l’attesa. Ancora non ha la cognizione dello spazio e del tempo: importante è che lei non sia impaziente e vedrà che sua figlia le darà attenzioni.

Ora le faccio una domanda: l’idea del nido? Ne ha parlato con il papà? in quell’ambito la bimba potrà rapportarsi ad altri suoi pari e non sarà “troppo coccolata” dai nonni che non è sempre educativamente corretto.