Come spiego loro che mi stanno opprimendo?

Salve, mi chiamo Luna, ho 19 anni e sono figlia unica. I miei genitori si sono sempre vantati di essere moderni ma col tempo la modernità è venuta meno sempre di più, lasciando spazio ad una mentalità chiusa e opprimente. Dai 13 anni in poi ho quasi sempre frequentato dei ragazzi e non ho mai nascosto la cosa, parlandone sempre a casa e spiegando sempre chi fosse il ragazzo in questione. Purtroppo però non hanno mai avuto durata superiore ai 3 mesi, quindi ora mi ritrovo ad affrontare la prima storia seria della mia vita. Loro sanno benissimo chi è, lo hanno spesso salutato quando lui mi accompagnava a casa, sanno anche che è un bravissimo ragazzo ma a quanto pare non basta: da quando sto con lui cercano di farmi uscire il meno possibile.. Spesso pretendendo che di venerdì o domenica sera io torni a casa alle 10. Ma tutto questo sarebbe anche sopportabile... Il problema è che qualche giorno fa mia madre (quando eravamo sole a casa) mi ha dato una scatola di contraccettivi. Con lei ho sempre parlato di queste cose, ma non le ho raccontato di avere rapporti con il mio ragazzo perché la trovo una cosa molto privata. Ho provato ad imporre la mia idea, ovvero che non li avrei presi senza prima il consulto del ginecologo, e lei mi ha accusato di “metterle i bastoni fra le ruote“. I miei tentativi di spiegarle che era una cosa che avrei dovuto decidere io sono stati tutti ovviamente vani. Cosa posso fare per far capire ai miei che non ho più 13 anni e che certe cose preferirei farle da sola? Come spiego loro che mi stanno opprimendo? Grazie mille, Luna

Ciao Luna,

l'errore più frequente dei genitori è proprio quello di avere un atteggiamento contraddittorio nei confronti dei figli adolescenti, in quanto da una parte vogliono che siano autonomi e dall'altra frenano la loro voglio di indipendenza.

Sono animati dalle migliori intenzioni , ma non si rendono conto che così facendo non aiutano i figli , anzi li fanno sentire ancora più confusi e per molti aspetti inadeguati ad affrontare i problemi.

Il gesto di tua madre è stato di protezione nei tuoi confronti, non credo di apprensione, forse invadenza.

Il mio consiglio è quello di rispondere con dolcezza all'invadenza materna, stemparando con un sorriso la preoccupazione per una possibile gravidanza indesiderata, è il miglior modo per fronteggiare l'invadenza genitoriale e per apparire agli occhi del genitore abbastanza cresciuta per decidere da sola.

Tenendo ben presente che per alcuni genitori i figli non crescono mai.

Un affettuoso saluto