Dott.ssa Mariamanuela Pacelli

Dott.ssa Mariamanuela Pacelli

Psicologa, Psicoterapeuta psicoanalitica

Preparazione ad una gara di nuoto bimbi

Buongiorno,
Sono papà di una bimba di 9 anni che fa parte della squadra agonistica di nuoto e finora non ha vinto nulla. Io ho già fatto tutto il possibile per non crearle aspettative vane e le ho già spiegato che è capitata in un girone molto difficile (cosa fra l’ altro vera) e quindi il suo obiettivo è migliorare se stessa di gara in gara.
Parlando con l’allenatore. Lui ritiene che mia figlia sia tecnicamente la migliore in squadra, tant’è che la utilizza come esempio per gli altri sulle tecniche di tuffo o virata, ma ha poca grinta. A mio avviso, basterebbe poco per poter fare meglio e magari aspirare a qualche medaglia così da caricarsi e prenderci gusto.
Ci tengo a precisare che mia figlia va a nuoto molto volentieri, si diverte ed ha tanti amici, ogni tanto vuole andare anche prima.
Vengo subito alla domanda: c’è un modo per aiutarla a caricarla in modo corretto così da farle emergere un po’ di cattiveria (agonistica)? Ogni tanto ho provato a spronarla dicendole di dare il massimo, ma temo di averle messo troppa pressione.
Il 10 giugno ha le finali, e mi piacerebbe vederla crescere come atteggiamento.
Grazia infinite.

Buongiorno Giorgio, 

dalle parole che scrive si direbbe che sua figlia sia molto contenta della situazione che sta vivendo: va a nuotare volentieri, è eccellente in quello che fa ed è un riferimento anche per le sue compagne.

Direi che non c'è nessun bisogno di caricarla, sta bene così e probabilmente non vede nelle medaglie una particolare realizzazione. 

Dalle sue parole però viene fuori che quello che tiene di più alle medaglie parrebbe essere lei, che forse ha qualche aspettativa sulla bambina e come lei stesso ammette, le mette troppa pressione. 

Lasci che la bambina si diverta a nuotare, se vorrà puntare alle medaglie ci penserà più avanti.

I più cordiali saluti