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Dott.ssa Mariangela Romanelli

Psicoterapeuta

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  • Castelfranco Veneto
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Sono preoccupata perche` da poco il piccolo mi ripete che non ha un papa`

Sono una madre single. Con il padre di mio figlio,(che non ha riconosciuto) sono in contatto. 12 anni assieme. Provo con dolcezza a fargli capire che per il bene del nostro bambino sarebbe opportuno avvicinarsi ed essere piu presente. ma nulla gli fa cambiare idea. ho inviato fotografie del piccolo , ma mi ha riferito di averle cestinate senza neppure guardarle. Nessuno della sua famiglia, se non sua moglie con la quale c`e` una pura convivenza sotto lo stesso tetto e con la quale ho avuto un rapporto di amicizia per anni, e` al corrente della nascita del figlio che abbiamo assieme. Lui ha gia` due figli adultii. 34 e 29 anni. Ho abortito tre volte perche` non ha mai voluto avere figli, la quarta ho detto basta ed ho proseguito con la gravidanza. sono una mamma che lavora a tempo pieno, ho una famiglia che se pur lontana logisticamente, ha a cuore me ed il mio bambino. Sono preoccupata perche` da poco il piccolo mi ripete che non ha un papa`. Spero tanto in un miracolo. ma ho bisogno per favore di consigli concreti su come regolarmi con suo padre. in attesa ringrazio

Buongiorno Martina,

mi sembra di capire che questo padre abbia costruito dei confini troppo rigidi da abbattere adesso.

Le suggerisco di provarci gradualmente, a piccoli passi, innanzitutto cercando di capire il motivo di tanto rancore. Probabilmente rifiutare il bambino è un modo per colpire lei, poiché per il suo ex-compagno rimane colei che gli ha dato un figlio che non voleva da una relazione, mi sembra di capire, “extra-coniugale” di cui nessuno dei suoi familiari sapeva niente.

Provi a spiegargli le ragioni che l’hanno portata alla decisione di tenere il bambino. Se il vostro rapporto è compromesso al punto tale che lui non voglia ascoltarla, provi a farlo con una lettera.

Per quanto riguarda suo figlio, posso dirle che lo sviluppo evolutivo infantile è influenzato prevalentemente dalla figura di riferimento materna. Soprattutto nei primi anni di vita la regolazione interna del bambino è fortemente influenzata dalla sintonizzazione con gli stati emozionali e affettivi della madre e dal rispecchiamento con la stessa.

Con questo non voglio dirle che il padre non serve a nulla. Voglio farle capire che lei, in quanto madre, ha sia una responsabilità in più rispetto al benessere del suo bambino, sia una possibilità in più con cui compensare la mancanza della figura paterna per suo figlio.

Quindi provi a raggiungere il suo equilibrio interiore, provando ad accettare questa situazione, che senz’altro le crea sofferenza, e vedrà che anche suo figlio crescerà sano e sereno.

Poi, potrebbe trovare per il suo bambino una figura di riferimento maschile alternativa a quella paterna. Ha detto che i suoi parenti sono lontani geograficamente, quindi escludiamo il nonno. Potrebbe trovare un punto di riferimento in un maestro, oppure un baby-sitter o un vicino di casa (purchè sia una persona fidata). Oppure potrebbe iniziare a pensare all’idea di un compagno per lei, che sia in grado di prendersi cura anche di suo figlio.

Molte donne, dopo le separazioni dai compagni, scelgono di non avere altri uomini per il “bene dei figli”, ma le assicuro che per un bambino non conta il legame di sangue, conta crescere in un ambiente sereno e vedere la propria mamma altrettanto serena.

Spero di esserle stata di aiuto

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Dott.ssaMariangela Romanelli

Psicoterapeuta - Treviso

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