Attacchi di Panico: cosa posso fare se dovesse ricapitare e cosa x prevenirli

buonasera,mi chiamo LUCREZIA,e vi scrivo x chiedervi un parere professionale su attacchi di panico. L'episodio riguarda mio marito. In mattinata eravamo in giro con l'auto,quando a un certo punto ha accusato un annebbiamento della vista,prolungatosi x circa 10 min.(vedeva avanti ma lateralmente annebbiato ),poi ,dopo un po' ha cominciato a balbettare..poi sempre dipiu'..poi un formicolio al braccio destro...poi a balbettare sempre di piu',non riusciva piu' a parlare...poi ha cominciato a piangere ( forse x la paura di cio' che stava succedendo )cosi siamo andati al prontosocc. dove ci hanno detto che poteva trattarsi di attacco di panico.gli anno sommin. delle goccie (diazepam) e dopo qualche ora ha cominciato a star meglio. Mio marito ha 36 anni e non ha mai sofferto di questo..e vorrei un vostro parere : dato che i suoi sintomi non sembrano molto comunu negli att. di panico..posso comunque classificarlo come tale. o meglio approfondire? cosa posso fare x aiutarlo se dovesse ricapitare...e cosa x prevenirli..grazie.
Gentile Lucrezia, al di là dell'emergenza gestita dal personale del Pronto Soccorso, Le consiglio di approfondire con una visita specialistica l'episodio accaduto a Suo marito, per comprendere di cosa si sia trattato e fare diagnosi differenziale corretta riguardo i sintomi da lui manifestati. Il disturbo da attacchi di panico, così come il singolo episodio di panico, compaiono improvvisamente nella vita di una persona, comportano una'ansia anticipatoria che l'episodio si manifesti nuovamente (una sorta di paura di avere un nuovo attacco) e apparentemente non sono collegabili consapevolmente a situazioni o eventi vissuti dalla persona che li manifesta. L'attacco di panico è caratterizzato da sintomi fisiologici di attivazione neurovegetativa quali palpitazioni, sudorazione, tremori, giramenti di testa, annebbiamento della vista, nausea, vomito, sentirsi venir meno, mancanza di respiro o respiro affannoso, oppressione al petto e paura di morire e/o di impazzire(perdere il controllo di sè). Non tutte le persone manifestano gli stessi sintomi. I sintomi manifestati da Suo marito sono contemplabili in un quadro di panico, anche se per una diagnosi corretta occorre che siano soddisfatti alcuni criteri sia per quel che riguarda il numero dei sintomi che la durata di questi. Il consulto psicologico. psicoterapeutico potrà permettere di fare diagnosi e di intraprendere un percorso per la risoluzione dei sintomi. Attualmente gli approcci scientificamente più efficaci sono quelli cognitivo-comportamentali e strategici e l'emergente EMDR (desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), un approccio su base fisiologica che, integrato ai precedenti, aumenta l'efficacia di questi. Sperando di averLe risposto esaustivamente, Le porgo cordiali saluti.