Dott.ssa Martina Ceccanti

Dott.ssa Martina Ceccanti

Psicologo, Psicoterapeuta

La fobia sociale mi ha recluso a casa

Salve, ho un grande problema dal quale ormai sono certo di non riuscire più ad uscirne solo con le mie forze e ogni tentativo che faccio per uscirne pare sempre non avere alcun risultato, nessuno sembra che voglia o possa darmi quell'aiuto necessario ad uscire da questo problema che ha condizionato tutta la mia vita e che continua a condizionarla sempre in maniera più pesante. Io attualmente abito in toscana, fin da quando ero piccolo sono stato considerato molto timido per via del mio comportamento chiuso, ma sentivo dentro di me che non si trattava di semplice timidezza, avvertivo il mio corpo reagire come davanti ad un pericolo semplicemente davanti alla presenza di un altra persona e questa cosa minava ogni mio comportamento, in seguito crescendo ho scoperto che quella che veniva considerata timidezza si poteva considerare a tutti gli effetti “Fobia sociale“, negli anni ho cercato di combatterla più che potevo ma sempre tornava a minare la mia vita e la mia serenità. In seguito dopo la morte del mio miglior amico e truffe che ho subito in ambito lavorativo questa mia fobia è sfociata sempre più forte e mi ha portato a chiudermi sempre di più fino ad isolarmi totalmente dal resto delle persone apparte i miei familiari, ormai ho 37 anni e da quasi 4 anni non esco letteralmente di casa, la mia famiglia ha gia molti problemi dovendo sopravvivere solo con la poca pensione di mia nonna e l'ultima cosa che vorrei è dargli altri pensieri, ma ormai mi sento isolato dal mondo, non so proprio come poter riuscire con le mie sole forze a tornare in gioco nel panorama della vita, perchè la mia attuale esistenza non la riesco a chiamare vita. Mi sforzo con i miei familiari a non fare trapelare i miei stati d'animo, ma sento di non farcela davvero più a continuare così. Se potete voi essermi di supporto o comunque indicarmi a chi rivolgermi o come poter fare ad uscire da questa situazione assurda in cui mi sono trovato. Oltretutto negli ultimi 6 o 7 anni (ormai non ricordo più bene, il tempo passa quasi senza accorgermene) abito in provincia in un posto isolato dove non passano neppure i bus quindi ancora più lontano dal resto del mondo e temo che anche questo abbia ulteriormente influito nel mio stato attuale. Grazie anticipatamente per tutto ciò che potrete fare per aiutarmi o consigliarmi.

Salve, nell'esporre il suo problema sembra molto consapevole di ciò che le è accaduto e di come diversi eventi abbiano contribuito a peggiorare la sua situazione. Spesso si definisce come timidezza,introversione qualcosa che se non affrontato in tempo puo'prendere il sopravvento e inficiare la qualità della vita. Infrangere questo ritiro esponendo la sua condizione può essere un primo passo per iniziare ad affrontare. Un sostegno di tipo psicologico è sicuramente utile per aiutarla a riprendere le redini della sua vita. Nell immediato, data la situazione che descrive le suggerirei di consultare un professionista che possa, insieme a lei, costruire un percorso fatto di piccoli step, in modo da affrontare questo disagio un passo per volta, fino a capirne le cause sottostanti che lo hanno indotto e gli eventi che lo hanno rinforzato e sostenuto. Per qualsiasi informazione rimango a disposizione