Dott.ssa Martina Ceccanti

Dott.ssa Martina Ceccanti

Psicologo, Psicoterapeuta

Innamorata di uomini con una forte dipendenza emotiva dalla madre

Salve, sono una Donna e Madre di 40 anni. Scrivo per avere chiarimenti su come sciogliere un nodo importante della mia vita: sono una Donna “vivace“, attraente, grande viaggiatrice, laureata, ecc. Ho avuto molte relazioni, ma mi sono innamorata solo due volte: la prima, una storia di 10 anni, bella e costruttiva, la seconda, attuale, da circa un anno. In entrambi i casi...mi sono innamorata di due uomini con una forte dipendenza emotiva dalla madre. In entrambi i casi, due uomini non completamente disponibili (questo secondo caso ben più grave, ha 48 anni e fino a 45 viveva con lei). Questo mi ha portato a indagare su di me...perchè mi innamoro di uomini così? La risposta è stata forte: perchè ho lo stesso problema. Mio padre mi ha assegnato il nome di una sua fidanzata mai dimenticata, è sempre stato geloso di me, e pur senza mai fare niente di “male“ nei miei confronti, mi ha impedito di vivere relazioni libere con gli uomini. La cosa più grave...è che io ho fatto a 32 anni un figlio con un uomo di cui poi mi sono “liberata“, nel senso che l'ho messo fuori dalla nostra vita...e di fatto l'ho sostituito con mio padre, che ha fatto da figura paterna al bambino. Avevo già affrontato questo tema con una naturopata qualche anno fa...ma adesso che ho incontrato questo nuovo compagno di cui però mi sento davvero innamorata, tutto è riemerso. Le domande sono: “vedo“ il problema, ed inizio anche a “sentirlo“. Sto affrontando i dolore che me ne consegue, ho finalmente tolto un anello che portavo da anni e che...era l'anello che mio padre aveva regalato a mia madre per fidanzarsi con lei (mia madre è morta nel 2005, poco prima che io rimanessi incinta). Ma come posso lasciarlo andare? Come posso maturare la Donna libera dentro di me , tagliare non tanto il cordone quanto proprio questo “rapporto“ insano? Grazie per i vostri suggerimenti, un saluto cordiale

Salve,

ho letto attentamente il suo messaggio e da come si descrive, oltre a ciò che riporta, mi sembra una donna molto determinata, almeno in questo momento della sua vita, ad effettuare una scelta importante e forse anche ad iniziare a ricoprire un ruolo definito come moglie-compagna e come madre. La consapevolezza con cui racconta particolari dinamiche familiari alle quali lega, come conseguenza diretta, le sue attuali relazioni, le risulta sicuramente utile per affrontare e dipanare questo nodo di cui parla. Portando avanti questa metafora le dico che probabilmente ad un certo punto della sua vita i legami in cui è stata coinvolta si sono intrecciati tra di loro andando a creare una grossa matassa nella quale diventa difficile  individuare l’inizio e la fine, ovvero il suo ruolo preciso.  Sono dell’idea che esistono nella vita dei momenti in cui diventa importante affrontare, in cui emerge il coraggio, anche perché se così non fosse tali situazioni non verrebbero a galla. D’altra parte siamo molto bravi a mentire, specialmente a noi stessi ed in particolare quando c’è da mettersi in gioco!

Se ciò che fino ad ora abbiamo sopportato diventa un disagio, vuol dire che è giunto il momento di provare a trasformarlo, lavorando su se stessi, perché solo in questo modo possiamo riuscire a modificare quello che ci crea dolore.

Sicuramente per quello che riguarda il legame con suo padre sarebbe opportuno approfondire quello che è già emerso ed in particolare ciò che per lei ha voluto dire essere figlia e simbolicamente sostituta di sua madre. Questo le permetterebbe di svincolarsi realmente dalla sua famiglia di origine, di diventare adulta-indipendente e quindi pronta ad affrontare una relazione da “donna libera”.

Di conseguenza questo passaggio potrebbe aiutarla a trasformare ulteriormente la sua relazione sentimentale o comunque la sua tendenza a ricercare/attirare uomini  con dipendenze così forti dalle proprie madri. Nel caso in cui la sua attuale relazione risultasse adeguata per affrontare questo passaggio il suo compagno potrebbe essere un’importante risorsa e a quel punto potreste decidere di sostenervi a vicenda in un percorso di coppia. Altrimenti, in caso contrario, la relazione probabilmente si esaurirebbe in maniera naturale, dando spazio ai suoi nuovi bisogni e al suo nuovo modo di essere, che già da ora sta premendo per emergere e per essere accolto.

Spero di esserle stata d’aiuto e qualora volesse approfondire o chiedere ulteriori chiarimenti la invito a contattarmi di nuovo.