Dott.ssa Martina Manzoni

Dott.ssa Martina Manzoni

Psicologo, Psicoterapeuta E.M.D.R. , Consulente di parte

Mio figlio ha la tendenza a tirare schiaffi di fronte ai NO

Buongiorno
Sono una mamma di un bimbo di 3 anni. Premetto che è figlio unico e ha iniziato da poco la scuola materna. È un bambino molto amato, cresciuto da me e mio marito che facendo un lavoro a turni siamo riusciti a crescerlo senza grosse difficoltà.

È un bambino molto allegro...con i soliti capricci di un bambino della sua età come è normale che sia. Facciamo tante cose insieme e gli dedico davvero tanto tempo. Ha la tendenza a voler stare abbastanza in braccio, ma questo l'ho sempre ricondotto ai suoi momenti di regressione che ha vissuto in alcuni momenti importanti.

Con il papà ha un ottimo rapporto... con lui gioca molto come con i nonni e le zie. L'aspetto difficile è che da circa un anno di fronte ai no che gli vengono dati e che ovviamente lui non accetta si arrabbia, ma sfoga la sua rabbia cercando di mordermi o tirando i capelli o dando degli schiaffi. Lo fa solo all'interno della famiglia, con i bimbi all'asilo non lo fa ... dopo aver sfogato la rabbia in questo modo chiede subito scusa dicendo che non lo fa più... questo lo dice sempre anche se io lo guardò da arrabbiata lui cerca subito il contatto fisico, mi abbraccia forte dicendomi scusa mamma.

Io sono intervenuta tante volte, dicendo che non si fa che è giusto che lui tiri fuori la rabbia, ma che deve agirla diversamente piuttosto dando pugni al divano, ma il più delle volte è in braccio a me, quindi gli viene più istintivo darmi schiaffi. Io non so cosa devo fare perché lui chiede sempre scusa. Vorrei sapere se è un comportamento normale e se si quando rientrerà e se posso fare qualcosa in più, oltre a quello che già faccio.

Grazie mille

Gentile Paola,

nei bambini l’espressione delle emozioni è una componente importante che si sviluppa nei primi anni di vita. La regolazione delle emozioni inizialmente è mediata e vicariata dai genitori in quanto quella parte di cervello deputata alla regolazione emotiva è ancora immatura ed in via di sviluppo. In questo periodo la figura del genitore è usata come base per definire i limiti e le regole, e controllare gli impulsi mentre il bambino assume gradualmente un ruolo più attivo. Il desiderio di contatto fisico e vicinanza che chiede il suo bambino, volendo essere preso spesso in braccio, sono probabilmente la modalità che ha per regolare le proprie emozioni e per assicurarsi la sua vicinanza. In questa fase di sviluppo le parole però non sono la strategia più efficace per far capire al bambino che esistono altri modi per gestire la frustrazione del “no”. Le consiglio di contattare un collega che possa fornirle qualche strategia più efficace per quella fascia di età. 

Cordialmente.