Dott.ssa Martina Maria Azzurra Stagi

Dott.ssa Martina Maria Azzurra Stagi

psicologa, istruttrice di interventi basati sulla mindfulness

Mia figlia ha sempre criticato il nostro vivere

Salve. Ho due figli,con il maschio io e mio marito abbiamo avuto un rapporto semplice e alla pari e il rispetto delle diverse opinioni era ed è reciproco.Con la figlia,che ha 31 anni,è sposata ed ha un bimbo di 5 mesi,è sempre tutto complicato.Ha sempre criticato il nostro vivere,le nostre opinioni,tagliando corto anche con frasi del tipo“che schifo“.Quando ci sono lei e il suo compagno,non possiamo ridere,cantare,fischiettare,brindare,assaporare un cioccolatino;i cibi che cucino,apprezzati da parenti e amici con i quali ci ritroviamo spesso(loro non partecipano mai),le fanno nausea e bruciori di stomaco.Mia figlia e il suo compagno mangiano senza sale,pepe,pomodoro,niente cacao,panna,poche verdure e poca carne,ma tanto latte anche come pasto principale.Quando si sono sposati così come durante la gravidanza ed un parto difficile finito con un taglio cesareo,ci hanno costretto a fare gli spettatori lontani e grigi,ora vorremmo fare i nonni ma non ci è permesso altrimenti ci dovremmo sterilizzare ogni volta che ci avviciniamo al bimbo o alle sue cose.Io dovrei mettermi la cuffia dal momento che un paio di mesi fa l'ho“fatta inorridire“facendomi tutta riccia:con questa massa di capelli chissà quanto sporco raccolgo!Il suo bimbo invece si fa delle grandi risate quando muovo la testa che scoppio a ridere anch'io.Temo che un giorno o l'altro ci stancheremo di sopportare e tacere per aver un po' di rapporto,alzeremo le spalle e lei non la vedremo più.Non sappiamo cosa fare. cordiali saluti

Buongiorno Maria,

da quello che racconta sta vivendo una situazione molto difficile e delicata, sembra che lei e suo marito stiate camminando, con profondo rispetto ma molta sofferenza, in punta di piedi attraverso la vita di vostra figlia e della sua nuova famiglia. E vi sentiate costretti, vostro malgrado, ad aderire ai suoi ideali per non perderne del tutto la vicinanza affettiva.

Mi ha colpito nelle sue parole, l’assenza di condanna e giudizio verso le restrizioni che vostra figlia si impone e che sembrano condizionare anche la vostra relazione. Ma, al contempo, traspare che lei e suo marito siete vicini ad arrendervi a queste sue scelte, con il timore così di perderla per sempre. Credo che in questo momento, di sconforto e di disorientamento, possiate beneficiare di un supporto psicologico anche breve, al fine di fare chiarezza su quello che vi sta accadendo, prendervi cura dei suoi risvolti emotivi e di ampliare la visuale su quelli che sono i rapporti tra voi e vostra figlia. Prima di scegliere che passi compiere, potrebbe esservi utile riattivare alcune risorse già presenti in voi e riallinearvi con i vostri valori esistenziali in modo che vi sostengano nel far fronte ad una sfida che, oggi, sembra troppo grande da superare.

Restando a disposizione, vi faccio i migliori Auguri.