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Dott. Matteo Piccioni

Psicologo/specializzando in Psicoterapia

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Mio figlio non mangia ne a casa ne al nido

Buongiorno, mio figlio di 2 anni è sempre stato molto difficile con il cibo e sono più le volte che fa “ capricci “ che quelle in cui mangia tranquillo. Da quando ha iniziato il nido la situazione è peggiorata. Si rifiuta di mangiare sia al nido che a casa. Al nido mangia un po’ di frutta e pane, a casa vuole solo pane, latte e frutta. Non so più come comportarmi con lui e anche io sono arrivata a livelli di stress notevoli. Con mio marito stiamo pensando di rivolgerci ad uno psicologo infantile. Il nostro pediatra prende la cosa molto passivamente, ci fa fare esami delle urine che sono puntualmente negativi e ci dice di fargli mangiare ciò che vuole e prima o poi tornerà a mangiare come prima ( che già mangiava poco e in modo selettivo ). L’umore in casa ne risente ad ogni suo rifiuto.

Cara Serene,

Grazie per aver condiviso la sua preoccupazione riguardo alla situazione alimentare di suo figlio. È evidente che questo sta creando un ambiente emotivamente teso sia per lei che per il resto della famiglia. 

Prima di tutto, è comprensibile che si stia sentendo stressata; affrontare problemi alimentari nei bambini può essere molto difficile e emotivamente logorante. Il fatto che il pediatra non stia prendendo la situazione con la serietà che lei sente sia necessaria può aggiungere ulteriore stress.

Rivolgersi a uno psicologo infantile potrebbe essere un passo molto utile. Un esperto potrebbe fornire una valutazione più dettagliata del comportamento di suo figlio e offrire strategie su come affrontare la situazione. Potrebbe anche essere utile per lei e suo marito avere un supporto emotivo mentre navigate attraverso questa sfida.

Nel frattempo, potrebbe essere utile adottare un approccio più giocoso ai pasti, cercando di ridurre la tensione che suo figlio potrebbe percepire. A volte, i bambini rifiutano il cibo non tanto perché non hanno fame, ma perché sentono lo stress dei genitori e reagiscono di conseguenza.

Infine, se il pediatra attuale non sta fornendo il supporto che lei ritiene necessario, potrebbe essere utile cercare una seconda opinione. 

Grazie per aver condiviso la sua esperienza e le auguro il meglio nel trovare una soluzione che riporti serenità nella vostra routine familiare.

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