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Dott. Matteo Piccioni

Psicologo/specializzando in Psicoterapia

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Mio padre non accetta il mio partner

Ho 30 anni e sono in una relazione con il mio partner (33 anni) da 8 mesi. L‘ho portato a casa dei miei genitori mio padre sembrava di andare d’accordo e di approvarlo ma subito dopo ha iniziato a criticarlo in tutti i modi possibili dicendo che il mio partner non lo vede adatto lo vede una persona senza futuro, non al mio livello. Per dare più contesto alla situazione devo descrivere il mio partner. È di origini africane vive in Europa da 2 anni, ha avuto una carriera da atleta professionale ma a cause di una ferita ha dovuto fermarsi e ora si è trasferito in Europa per studiare e fare un master per lavorare nell‘ambito del business dello sport però le sue origini danno problemi, non hanno ancora accettato il suo permesso di stare in Europa. Sta avendo progresso, fa tante cose lavora per associazioni di sport, ha 2 lavori, studia. Si è trovato un appartamento e lo vedo paziente, intelligente e una persona calma e rispettosa. Purtroppo mio padre vorrebbe che io trovassi un partner di alto livello. Nel senso che vorrebbe una persona di livello benestante perché io lavoro in quel settore ma nella mia carriera lavorativa e universitaria non mi sono mai trovata con persone di ambiti benestanti da un punto di vista romantico. Mi sono innamorata di una persona di un paese di terzo mondo ma comunque lui viene da una famiglia normalissima con persone meravigliose che ho conosciuto alcuni vivono in Europa. Comunque siamo arrivati al punto dove devo scegliere tra mio padre o il mio partner. Sono disperata perché mio padre ha addirittura detto che sono una delusione e ha vergogna del mio partner e vorrebbe morire perché io come figlia sono una delusione e avrebbe visto la suo vita andare in un altro modo. Mi da rabbia perché sta diventando un rapporto tossico tra padre e figlia. Io non sono responsabile per le sue infelicità. Cosa devo fare come devo affrontare questa situazione?

La situazione che descrive è indubbiamente difficile e complessa. È evidente che si trova in un conflitto tra il desiderio di seguire il proprio cuore e la pressione di conformarsi alle aspettative di suo padre. La decisione di scegliere un partner dovrebbe basarsi sulle proprie convinzioni e sentimenti, e non sulle aspettative altrui, anche quando queste provengono da persone care come i genitori.

Affrontare un rapporto conflittuale con un genitore può essere particolarmente doloroso, specialmente quando vi sono critiche e commenti che mettono in dubbio le proprie scelte. Tuttavia, è importante ricordare che lei ha il diritto di scegliere chi avere al proprio fianco e di vivere la vita in base ai propri valori e desideri.

È chiaro che il suo partner ha delle qualità che lei ammira e rispetta, e il fatto che sia impegnato nello studio e nel lavoro dimostra la sua determinazione e il suo impegno verso un futuro migliore. Le sue origini o il suo status economico attuale non dovrebbero essere un ostacolo alla relazione, se lei ritiene che sia la persona giusta per lei.

Per quanto riguarda suo padre, potrebbe essere utile cercare un dialogo aperto e onesto, dove esprimere le proprie emozioni e le ragioni delle sue scelte. Tuttavia, è anche fondamentale stabilire dei confini chiari. Se il comportamento di suo padre diventa eccessivamente critico o tossico, potrebbe essere necessario prendere una distanza per proteggere il proprio benessere emotivo.

Infine, considerare il supporto di un terapeuta o un consulente potrebbe essere utile per navigare questa situazione complessa. Un professionista può offrire una prospettiva esterna e consigli su come gestire il rapporto con suo padre e rafforzare la propria autostima di fronte a queste sfide.

La decisione finale su come procedere spetta a lei, ma è importante che questa scelta sia basata sul suo benessere e sulla sua felicità.

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