Professore Mauro Fornaro

Professore Mauro Fornaro

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Mia figlia ormai da anni è in forte conflitto con me e con la sorella malata

Buongiorno, sono mamma di 2 ragazze di 13 e 16 anni:la più grande, Gaia, ormai da anni è in forte conflitto con me e con la sorella (malata renale dall'età di un anno). Il papà delle ragazze non vive qui in quanto ci siamo separati nel 2004 e lì sono iniziati i problemi: il rendimento di Gaia è crollato, alle medie è stata bocciata 2 volte e ora (nonostante 3 anni di incontri con una psicologa) la situazione pare essere ulteriormente peggiorata: mi dice continuamente che è più affezionata agli altri che a me, che io ce l'ho sempre con lei e che non devo interessarmi alla sua vita. Non è per niente femminile (anzi sembra proprio una scaricatrice di porto) e quando gliene parlo mi dice che devo accettarla per come è (ma lei è la prima a non accettarsi visto che pur essendo femmina si veste e si atteggia da maschio). Non ha molte amicizie: le poche amiche che aveva l' hanno messa da parte perchè secondo loro è troppo infantile: è come se fosse una dodicenne nel corpo di una sedicenne con ragionamenti da 12enne. Mia figlia minore ha paura che le possa fare del male di notte (le minacce sono all'ordine del giorno e ha già buttato giù un vetro in casa): spesso quando mia figlia minore è ricoverata al Gaslini e io sono là con lei, Gaia si rifiuta di venire a trovarla e se viene dimostra disinteresse. Io non so veramente più cosa fare (ogni volta che le dico qualcosa mi salta agli occhi). Non voglio la figlia perfetta ma vorrei che almeno fosse serena per poter vivere tranquillamente avendo un dialogo con lei. Tutti mi dicono che le passerà, ma nel frattempo devo lasciarla a sé stessa? Mi aiuti a capire la prego. Grazie se vorrà rispondermi.

Inserire qui il te

Gentile Signora, scusi il lungo ritardo prima di poterle rispondere. Per capire la complessa situazione della sua famiglia, comprensibilmente nel suo scritto mancano parecchi elementi, senza di essi è difficile darle utili suggerimenti:

  • Che cosa ha significato dal punto di vista affettivo per lei e per le figlie l’allontanamento del compagno e padre? Che tipo di legame Gaia aveva prima ed ha ora col padre? Come si è allontanato da casa il compagno e padre? Principalmente di sua iniziativa? A chi/che cosa Gaia attribuisce la responsabilità dell’allontanamento?
  • Che cosa ha significato la presenza in casa della secondogenita, bisognosa di cure anche fuori casa: per Lei, per il papà, e soprattutto per Gaia? Gelosie da parte di Gaia? Come visse Gaia la nascita della sorellina e poi la scoperta della sua patologia?