Autostima: la struttura e i possibili interventi per migliorarla

L’AUTOSTIMA E’ UN PROCESSO DI VALUTAZIONE

L’Autostima è un processo di valutazione che ciascun individuo formula nei confronti di sé stesso.

Come esseri umani, tutti noi siamo portati a formulare valutazioni, a emettere, in modo più o meno consapevole, giudizi rispetto al mondo circostante, alle altre persone e a noi stessi.

La capacità di formulare valutazioni è un processo fondamentale, in quanto orienta il nostro comportamento in modo efficiente ed efficace, selezionando ciò che ci pare buono da quello che ci sembra cattivo, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, ciò che è piacevole da ciò che è spiacevole.

In definitiva, un processo di valutazione ci permette di discernere tutto quello che ci attrae, che condividiamo e ricerchiamo, da tutto ciò che rifuggiamo, manteniamo lontano, evitiamo.

Se, ad esempio, trascorro una serata molto noiosa con un gruppo di persone appena conosciuto, avendo dato un giudizio negativo a quella serata, tenderò molto probabilmente a non uscire più con quel gruppo di persone o perlomeno, se mi si ripresenterà l’occasione di una nuova uscita, avrò nella mia memoria il giudizio negativo che mi orienterà nella scelta di uscire di nuovo o prepararmi a una diversa alternativa.

Un processo di valutazione per certi versi simile, oltre che verso il mondo esterno e le altre persone, è orientato verso sé stessi, ed è ciò che viene definito Autostima.

L’Autostima è un concetto che ognuno formula circa sé stesso, è quindi una rappresentazione, intesa come immagine o pensiero di Sé.

Tutta la nostra esperienza, in modo più o meno esplicito, diventa un elemento di autovalutazione e quindi tutto ciò che sperimentiamo nella nostra esistenza nutre e alimenta la nostra Autostima.

Così, i risultati scolastici, le esperienze professionali, le avventure sentimentali, le relazioni affettive, i nostri hobby, sono tutti fattori che contribuiscono alla nostra Autostima in quanto ci forniscono delle prove concrete per sentirci intelligenti, bravi, attraenti, capaci di amare, di coltivare momenti di svago, ecc.

Quando un individuo mostra di avere fiducia nelle proprie capacità e nelle proprie caratteristiche personali, parliamo quindi di una persona che ha un elevato livello di Autostima, di converso quando un individuo mostra di avere poca o scarsa fiducia nelle proprie capacità, parliamo di bassa Autostima.

Non necessariamente una persona che consegue un risultato molto positivo, possiede un elevato livello di Autostima.

Il fatto di occupare una posizione professionale molto importante, ben retribuita e considerata significativa all’interno della società, non garantisce infatti un’alta Autostima.

Non è l’esperienza da sola, ma il significato che diamo alla nostra esperienza a contribuire alla nostra Autostima.

Il significato è qualcosa che appartiene all’idea che abbiamo di noi stessi, ai nostri valori, alle nostre aspettative, ai nostri vissuti.

Il significato è qualcosa di soggettivo e individuale ed è alimentato dalle aspettative e dal contesto in cui viviamo e siamo vissuti.

Ciascuno di noi dà importanza a esperienze diverse, può darsi che per un individuo occupare una posizione professionale prestigiosa e ben pagata sia poco o per nulla significativo. Magari nella vita le aspirazioni erano altre, oppure può darsi che quella persona avesse aspettative di occupare una posizione professionale ancora più remunerativa e importante.

In questo caso, stiamo segnalando come ci sia una discrepanza tra i nostri desideri e quello che siamo.

I nostri desideri sono determinati non solo da ciò che vorremmo essere, ma anche da ciò che dovremmo essere, ossia dalle aspettative altrui, dalle regole morali e dalle norme sociali esterne, in primis quelle apprese in famiglia, dai genitori.

Ecco che talvolta, ciò che comporta un basso livello di autostima è proprio la percepita impossibilità di soddisfare le aspettative che altri (la società, i genitori, le figure più significative della nostra storia personale) hanno consapevolmente o inconsapevolmente definito, nel corso del nostro sviluppo e col progredire dell’età, nei nostri confronti.

Anche i giudizi di altre persone che hanno o hanno avuto un ruolo significativo, possono avere un’influenza diretta sull’Autostima

Ad esempio, laddove siamo stati ripetutamente esposti a giudizi e commenti negativi sulla nostra capacità professionale, nel caso dovessimo superare brillantemente la selezione per un posto di lavoro a cui tenevamo molto, possiamo anche pensare che, dopotutto, quel lavoro non lo abbiamo meritato e che siamo stati solo fortunati e non bravi a ottenerlo. Un pensiero di questo tenore, potrebbe indurre a immaginare la nuova esperienza professionale come un sicuro fallimento ancor prima di essere avviata.

Potremmo persino sentirci in colpa, come se avessimo fatto del male a qualcuno, per occupare un posto per il quale non ci sentiamo bravi o meritevoli.

A volte, nessun successo personale, riesce a darci soddisfazione e sufficiente stima di noi stessi.

E’ come se risuonasse una voce interiore, pronta a evidenziare lacune, manchevolezze, difetti. Una voce che ha origini nella nostra storia personale e che ha condizionato l’immagine di noi stessi.

 

CONSEGUENZE DI UNA BASSA AUTOSTIMA

Una bassa Autostima ha quindi delle conseguenze sul grado di esposizione e di padronanza che un individuo può presentare rispetto a nuove esperienze.

Da una parte, un’autovalutazione di sé negativa può indurre un individuo a evitare un evento, una festa, una nuova occupazione, una possibile nuova relazione sentimentale, temendo di essere esposto a brutte figure o di non avere le abilità o il grado di amabilità/piacevolezza “richiesto” per gestire la nuova esperienza che gli si prospetta.

Dall’altra, se con fatica possa accettare di esporsi alla situazione temuta, un individuo può affrontare la nuova situazione, qualsiasi essa sia, con un corredo di pensieri e di emozioni negative che, molto probabilmente, renderanno fallimentare la nuova esperienza ed esporranno così di nuovo la persona a un ulteriore giudizio negativo nei confronti dì se stesso, che contribuirà a confermare, drammaticamente, la propria autovalutazione negativa.

 

POSSIBILI INTERVENTI PER MIGLIORARE LA PROPRIA AUTOSTIMA

Da tutto quanto fin qui premesso, ne consegue che un intervento sull’Autostima non può che articolarsi in un intervento sulla struttura globale della personalità, per accedere ai significati che abbiamo attribuito e attribuiamo alle nostre esperienze e all’origine di questi significati.

Un intervento che permetta quindi di comprendere quali sono le nostre preferenze, isolandole il più possibile dal giudizio e dalle aspettative esterne, e che riequilibri l’immagine di sé, includendo in una visione più neutra, ciò che siamo realmente.

Un intervento per aumentare l’autostima deve necessariamente essere costruito e “tarato” sulle caratteristiche individuali della persona, proprio perché ogni persona è unica nelle sue specificità. Analogamente a qualsiasi azione di cambiamento, per migliorare la propria autostima, a priori non possiamo definire strumenti, tecniche o esperienze, che siano in senso assoluto “giuste” o “sbagliate”. Non esistono ricette universali che possano andare bene per tutte le persone.

Come avviene in psicoterapia, tra gli interventi di cambiamento il più profondo e il più significativo, qualsiasi soluzione e qualsiasi intervento proposto, deve essere rapportato agli obiettivi, alla storia personale e alla struttura di personalità peculiare di ciascun individuo.

A titolo puramente esemplificativo, citeremo dunque alcuni possibili strategie e compiti operativi che possono essere utili per migliorare l’Autostima proprio perché vanno a incidere sugli aspetti costitutivi, dinamico-processuali che la caratterizzano e che abbiamo definito all’inizio di questo articolo.

Anche quanto di seguito descritto, tuttavia, deve essere ponderato e costruito in base alle proprie idiosincrasie e specificità individuali.  

 

  • Affrontare le nuove situazioni con coraggio: evitarle non fa che rinforzare la nostra mente di pensieri negativi e confermare la bassa Autostima
  • Focalizzare i propri desideri: occorre evidenziare che cosa è realmente importante per noi rispetto a ciò che si configura di più come un’aspettativa o una norma definita dal contesto sociale esterno
  • Definire  gli obiettivi concreti che vorremmo conseguire: gli obiettivi sono la  realizzazione concreta dei nostri desideri. Un desiderio potrebbe essere quindi quello di saper parlare in pubblico (in una riunione di lavoro, in un corso di formazione, durante una rappresentazione teatrale); l’obiettivo, riferito al sapere parlare in pubblico,  potrebbe essere la pianificazione, nella propria agenda, di una situazione in cui dovremo parlare in pubblico, per prepararci a gestire la situazione con risorse ed energie positive. E’ importante che obiettivi e desideri vengano descritti in senso affermativo. Così, nell’esempio specifico, il nostro desiderio potrebbe essere formulato come “saper parlare in pubblico, con un tono di voce caldo e deciso, e che sappia catturare l’attenzione dei miei interlocutori” e non nei termini di “saper parlare in pubblico, senza agitazione e senza annoiare chi mi sta di fronte”.
  • Stilare un vero e proprio elenco delle nostre capacità: un elenco di ciò che sappiamo già fare, o che facciamo bene, rispetto agli obiettivi che abbiamo definito. E’ importante darsi questa regola: trovare cinque capacità/qualità che ci caratterizzano in senso positivo e che potranno aiutarci nel svolgere al meglio il nostro obiettivo.
  • Raccogliere il punto di vista di una persona esterna: una persona che ci apprezzi e che ci sappia fornire una visione serena e positiva delle capacità che abbiamo elencato.
  • Elencare due o tre capacità che vorremmo migliorare per gestire al meglio la situazione. Coinvolgere di nuovo la stessa persona per raccogliere anche il suo parere in merito.
  • Monitorare i nostri progressi verso l’obiettivo: in ogni nostra esperienza che facciamo in progressione o come “apprendimento” verso il nostro obiettivo, trovare necessariamente degli aspetti positivi nella nostre capacità che stiamo cercando di migliorare.
  • Riflettere positivamente sulla situazione che abbiamo affrontato: ogni esperienza, anche quella che ci sembra assolutamente negativa, induce in ciascuno di noi l’emersione di qualità e capacità che solitamente non ci riconosciamo. Occorre trovare nelle esperienze vissute, dei piccoli apprendimenti che possano contribuire a guardarci in modo più positivo.

 

Ma al di là di formule, tecniche o compiti generali per migliorare la propria Autostima - esiste un’ampia trattazione letteraria e scientifica a cui si può fare riferimento- occorre prima di tutto, come per ogni processo di cambiamento, che ciascuna persona sappia trovare il “proprio elenco”, emotivamente caldo e sintonico con la propria personalità e con i propri vissuti.

Solo la libera e personale individuazione di strategie e di azioni coerenti con le proprie emozioni con e il proprio stile di personalità, permette un concreto cambiamento dei propri significati personali e quindi, nel caso specifico, un miglioramento della propria Autostima.

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