Dott.ssa Michelina Federico

Dott.ssa Michelina Federico

Psicologa, Psicoterapeuta

Problemi nella sopportazione del genere umano

Buonasera. Sono una ragazza poco più che ventenne.
Scrivo qui perché sono molto preoccupata per la situazione che si è creata... In pratica non riesco più a sopportare nessuno, specialmente nei momenti dove sono arrabbiata (e vorrei sempre la ragione...) quando gli amici mi scrivono sono già scocciata e spesso ci metto giorni a rispondere anche se non sto facendo niente, proprio perché non ho voglia.
Con questa pandemia poi mi sono chiusa ancora di più in me stessa.
Vi dico qualcosa in più su di me: non ho avuto una bella infanzia, alle medie venivo bullizzata fisicamente e psicologicamente. Io mi sono sempre tenuta tutto dentro, mai parlato con nessuno, nemmeno con mia madre.. Anche perché non è una madre modello.. Per niente.. Quando è arrabbiata diventa l'incarnazione di ciò che significa '' Persona Tossica'', si sfoga su di me e me ne dice di tutti i colori.. Mi fa sempre sentire in difetto, non le interessa se ferisce i miei sentimenti. O quelli di altre persone. Ciò ha fatto sì che io abbia un bel po' di  autostima in meno rispetto a mie coetanee cresciute in un ambiente sano..
Dall'altra parte poi c'è mio padre : persona riservata che si fa mettere (quasi) sempre i piedi in testa da mia madre.
Parliamo raramente e neanche con lui ho un buon rapporto. Non so se tutto ciò mi abbia influenzata in qualche modo
È solo che mi innervosisco con poco e credo che sia per lo più colpa di mia madre, o per via di tutto questo insieme di cose.
A volte aggredisco anche i miei amici verbalmente.. Credo di star sviluppando seri problemi di rabbia. Sono preoccupata. Non voglio far stare male le persone che amo.. Cosa posso fare? Ho paura di diventare una persona tossica come mia madre o peggio.

Egregia Giorgia

Quanto dolore si sente in questo suo raccontarsi.

La rabbia é una emozione che pervade la sua vita e lei si rende conto che se si mette in moto attraverso il suo comportamento  non ha riscontri di certo benevoli.

Poi é da considerare questa "apatia", la voglia di non rispondere ai suoi amici le rincara ancora di più  la dose di chiusura  al mondo.  C'é un fattore  positivo peró! Ed é che i suoi amici la cercano e lei se non risponde interrompe in questo modo il contatto. Proviamo a metterci nei loro panni, potrebbero pensare che non ha piacere ad essere contattata e questo fa si che loro tentennano a ricontattarla. Le relazioni sono fatte di scambio emotivo, se c'é una interruzione può fare male anche a chi non riceve risposta. Si attivi su questo, potrebbe trovare i punti di forza che l'auiterebbero a cambiare il suo modo di fare e anche a non sentire la solitudine 

Per quanto riguarda il rapporto con i suoi  genitori provi ad aprirsi di più con loro. Se ha difficoltà perché incontra la loro ostilità o difficoltà a comunicare con loro perché dalla rabbia scaturisce altra rabbia, provi a cominciare un percorso di psicoterapia proprio per eliminare questo stato di rabbia, di tristezza, per fare un lavoro sulla relazione, sulla comunicazione per far sì che non si senta esclusa nonostante questo periodo particolare. 

Se vuole può contattarmi ricevo anche in modalità on line su piattaforma.

La saluto  cordialmente

Dott. ssa Michelina Federico