Non riesco più ne a gestire, ne a sopportare questa situazione

Salve, mi sto curando da un paio di anni con depakin crono da 300 mg, 1 al mattino, mezza la sera e cipralex da 10 mg una al mattino. Nonostante questo il mio stato depressivo non trova miglioramenti, visto che in famiglia sono vittima di numerosi litigi, perché mio marito e mio figlio pensano che io voglia solo fare la vittima, mentre dopo che ho perso il lavoro, da febbraio, mi sento più che mai una fallita, purtroppo i miei genitori, sono entrambi deceduti e non ho più quindi la mia ancora di salvezza... quando avevo entrambi, e poi solo la mamma, sopportavo bene il fatto che mio marito è alcolizzato e quindi io per lui sono la causa del suo malessere, e poi mio figlio, ha iniziato a fare uso di sostanze stupefacenti, e nessuno dei 2 vuol farsi aiutare, anzi scaricano le colpe su di me. Io non voglio fare la vittima, sicuramente avrò le mie colpe, ma non riesco più ne a gestire, ne a sopportare questa situazione, penso spesso di togliermi la vita, ma poi in fondo sono una vigliacca e non ci riesco, e poi farei del male a mio fratello, che è l'unico che mi capisce e mi vuol bene. VORREI allontanarmi dalla mia famiglia per un periodo e fare un percorso di riabilitazione, vorrei sapere se fosse possibile un ricovero in una struttura adeguata, e se posso rivolgermi allo psichiatra che mi segue e porgli la mia richiesta. Non me la sento di affrontare un divorzio, perché mio figlio maggiorenne resterebbe in casa con me e non mi sento in grado di gestire la situazione. Ringrazio anticipatamente per la cortese risposta. Grazie mille.

Salve Cristina, mi descrive una situazione molto complessa, comprendo il suo desiderio di allontanarsi. Naturalmente un allontanamento temporaneo può essere utile se viene inserita in un percorso riabilitativo. Al suo rientro in casa, però, le dinamiche che si riproporranno saranno molto probabilmente le stesse, quindi credo che vada anche sostenuta nel comprendere cosa è in suo potere modificare per poter avere una vita più serena attraverso un percorso che abbini il trattamento farmacologico a uno di sostegno psicologico.

Credo che possa fare presente questa sua esigenza allo psichiatra curante, spiegando chiaramente come si sente in questo periodo della sua vita, al fine di individuare la soluzione migliore per lei. Cordiali saluti,