Dott.ssa Monia Biondi

Dott.ssa Monia Biondi

Psicologo, Psicoterapeuta

Per me la morte non è più un tabù, la trovo normale.

Ho vissuto una serie di lutti, quasi a cascata, ora ho interiorizzato la morte, come un fatto del tutto normale a cui assistere, trovo normale che la gente muore, trovo altrettanto difficile provare empatia per chi è morto e per chi rimane.
Mi sembra normale che non tutti debbano vivere e che qualcuno possa morire.
Non sto dicendo che intendo negare il diritto alla vita, per me rimane inalienabile, tuttavia sto dicendo che per gli equilibri che si sono creati in questo paese, c'è chi fa di tutto per salvare vite, per gli altri, senza chiedere nulla in cambio, poi negli ospedali arrivano gli incompetenti, i raccomandati e gli incapaci, di conseguenza per paradosso, chi ha fatto di tutto per il diritto alla vita, di vita perde la propria, come è successo alle persone che mi sono venute a mancare.
Non vi chiedo di immedesimarmi in me, quanto meno vi auguro di provare ciò che da anni sto provando io. Il mio senso di morale resta intatto? Eccessivo o difettoso?
Non mi importa cosa pensate di me oggi, dopo ciò che ho scritto. L'esperienza mi insegna che nonostante le vostre vite perfette, i bei sorrisi, i vostri fantocci e valori propinati dalle vostre famigliole "mulino bianco" o non… domani morirete. Se non morirete domani, morirete oggi, non sarò certo io a pagarvi il funerale o a rimpiangervi.
Grazie in anticipo per le risposte (anche per quelle scortesi).
Saluti

Gentile Stefano,

il suo sfogo non merita risposte scortesi, anzi il dolore che emerge dalle sue parole merita un profondo rispetto. 

L'elaborazione del lutto (dei molti lutti che ha subito) è un cammino lungo e doloroso  che passa anche attraverso la rabbia e la disperazione, ma può essere superato.

Non le suggerisco di rivolgersi ad un collega perchè penso che in questo momento, non accetterebbe un consiglio di questo tipo  ma le auguro di arrivare alla consapevolezza che la vera accettazione della morte passa anche attraverso l'accettazione della vita stessa (di cui la morte è parte integrante in quanto esito inevitabile) in tutti i suoi aspetti: è molto giovane, non si chiuda alla vita ed alle opportunità che può ancora offrirle.

Mi rendo conto che ciò che le dico potrà sembrarle assurdo in un momento come quello che sta attraversando ma glielo auguro di cuore.