Dott.ssa Nadia Valentini

Dott.ssa Nadia Valentini

psicologo, psicoterapeuta, consulente tecnico di parte, docente psicologia giuridica e criminologia

Bambino di 8 anni

Salve,

ho 3 figli , la prima ha 12 anni, il secondo ha 8 anni e la terza ha 6 anni.

Scrivo per mio figlio l'unico maschio che ho, che mi crea una costante ansia in tutto quello che dice o fà, sicuramente non sono fatta per educare un figlio maschio e credo che sia una punizione perché non volevo un maschio perché in cuor mio sapevo che sarei stata incapace di crescerlo. Ma comincio dall'inizio gravidanza pessima, parto pessimo è nato di 41 settimane per parto indotto, che si è trasformato in Cesario di urgenza, la notte di Pasqua.

Non dormiva mai..era perennemente attaccato al seno, si è staccato dal seno a 14 mesi; mi sembrava iperattivo. Non dormiva, non parlava, lo guardavo crescere con la preoccupazione che avesse avuto qualche problema durante il parto.

A 2 anni l'ho iscritto alla classe primavera, ha fatto 4 anni di asilo, solo questo anno il 2 di scuola elementare grazie all'uso di gommine per matite e penne è riuscito ad impugnare correttamente la penna, le insegnanti dicono che è perennemente distratto, lento, ancora non pronuncia bene alcune parole, ma se viene stressato iniziano i tic nervosi, sono incapace di crescerlo lo vedo fragile, i compagni lo prendono in giro, io non so cosa fare.

Gentile Caterina,

non è utile colpevolizzarsi e credere che ogni caratteristica o comportamento del bambino siano frutto della sua "incapacità" di crescerlo. Funzionale può risultare rivolgersi ad uno specialista per effettuare un'attenta valutazione psicodiagnostica del bambino al fine di capire l'origine delle sue fragilità e soprattutto intraprendere un percorso di aiuto che possa fornire, sia a voi genitori che al bambino stesso, reali strumenti di supporto.

il bambino potrebbe percepire l'ansia e il senso di impotenza che lo circonda e ciò potrebbe minare il suo percorso di crescita. Un disturbo di attenzione, un eventuale ritardo nell'acquisizione del linguaggio o un ipotetico disturbo degli apprendimenti possono essere alla base della fragilità emotiva che il bimbo potrebbe somatizzare attraverso tic o senso di autostima carente, tutto ciò però è assolutamente affrontabile con una seria presa in carico diagnostica e terapeutica.

Cordialmente