Dott.ssa Nadia Valentini

Dott.ssa Nadia Valentini

psicologo, psicoterapeuta, consulente tecnico di parte, docente psicologia giuridica e criminologia

Situazione familiare difficile

Buonasera
Volevo esporvi una situazione familiare che mi crea a dormire poco disagio.
Io ho 23 anni, mia sorella 17.
Qualche anno fa ha tentato il suicidio è soffre ancora di autolesionismo, patologia di cui anche io ho sofferto in passato, nonostante io con anni di psicoterapia sia riuscita a uscirne e possa definirmi guarita dal mio stato depressivo.
Come dicevo mia sorella in passato è stata molto male, e i miei genitori, anche attraverso consulti psicologici, hanno deciso di adottare la tecnica di lasciarle fare tutto quello che vuole e darle tutto quello che chiedeva. Non è stato un problema per i primi tempi, dopodiché mia sorella e entrata nell’adolescenza e le cose hanno iniziato a complicarsi. Fuma, non solo sigarette, in tutta casa, buttando la cenere e spegnendo le sigarette per terra, anche in bagno, che lascia sempre sporco meglio se non dico di cosa, purtroppo io devo dividerlo con lei e mi sembra sempre di lavarmi nello sporco, anche perché lei fa in modo di buttare le mie cose a terra e sporcarle con tutto quello che c’è sul pavimento. Mio padre e sempre via per lavoro, mia madre è esausta, a volte mi chiama urlando e la trovo in un angolo che piange perché mia sorella la sta picchiando, è arrivata a colpirla con un posacenere in metallo. Succedono queste e altre mille cose che non penso basterebbe lo spazio a disposizione per raccontarle. Sottolineo che sia i miei genitori che mia sorella stanno ricevendo aiuto psicologico, anche se lei va obbligata e non penso voglia farsi aiutare. Quello che chiedo io adesso non è una soluzione per la situazione, ma dei consigli su come poter sopportare la situazione, mi sono tornati gli attacchi di panico, ho paura a stare in casa perché mia sorella in passato ha picchiato anche me, ho paura possa farci del male, ho cominciato a bere, tanto. Mia madre ormai è una schiava, qualsiasi cosa chieda mia sorella e sempre a correre, non la sgrida mai, non le dice mai nulla. Io purtroppo non ho ancora le possibilità di uscire di casa, e non ce la faccio più, ho paura, sono arrabbiata, vorrei che i miei genitori riuscissero a riprendere il controllo della situazione, ma sono spaventati a morte, spaventati che lei possa rifarsi del male. Concludo dicendo che nonostante tutto io cerco sempre di essere gentile con mia sorella anche se molte volte mi ha rubato i soldi, alzato le mani, minacciato di farmi del male. Cerco di farle capire che ci sono per lei, ma purtroppo questa situazione sta andando fuori controllo, come faccio a sopravvivere ? I miei non cambieranno atteggiamento vorrei solamente riuscire a vivere tranquillamente la mia vita finché finalmente non potrò andarmene. Vorrei riuscire a vivere i miei 23 anni senza avere paura di tornare a casa, senza tornare a casa e sentire che non ci sono dei genitori per me, che comanda una ragazza di 17 anni, che mi odia. Grazie per il vostro tempo e le eventuali risposte.

Carissima Martina,

dal tuo racconto si evince una situazione familiare complessa e una probabile patologia pervasiva di personalità di tua sorella che sarà senza dubbio in carico psichiatrico e psicologico. La tua richiesta non è di facile risposta poiché, condividendo la tua vita con tale complessità, è intuitivo pensare che il tuo benessere generale sia fortemente dipendente dalle variabili quotidiane. In linea generale può risultare utile proiettare i tuoi interessi fuori dalle mura domestiche, frequentando amici, eventuali altri affetti anche sentimentali, attività gratificanti, prenderti cura di te. Anche se può sembrare egoistico non penso tu possa intervenire in maniera incisiva sulla situazione, vista la tua giovane eta' (seppur adulta) e le dinamiche fortemente radicate. Potrebbe non essere funzionale pensare di dover rivestire un ruolo di presa in carico nei riguardi di tua sorella o sostituire tuo padre nella coppia genitoriale. Seppur difficile dovresti aver fiducia negli adulti che si stanno prendendo cura del caso. La consapevolezza che tua sorella possa non agire intenzionalmente dovrebbe modulare la tua rabbia ma non essere sufficiente ad arginare le tue congrue paure. Continua a farti sostenere a livello psicologico per avere un tuo spazio di ascolto e di confronto che ti consenta di trovare un equilibrio interno e di costruire il tuo futuro, malgrado la situazione. La convivenza potrebbe assumere connotati meno fobici nel momento in cui, anche attraverso il suddetto aiuto specialistico, tu acquisisca sicurezza sulle tue potenzialità e riesca ad affrontare, mediante strumenti di risposta comportamentali, eventi acuti di non intuitiva e immediata gestione che si potrebbero verificare nei rapporti con tua sorella.

Ti abbraccio