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Dott.ssa Naviglia Ghera

psicologo clinico, psicoterapeuta

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Il papà del figlio della mia compagna è presente nella nostra vita di coppia in modo ossessivo

Come anticipato nel titolo, "Il papà del figlio della mia compagna è presente nella nostra vita di coppia in modo ossessivo". Piccola premessa: loro hanno affidamento 50 e 50. Quando ho incontrato la mia compagna circa 4 anni fa, il figlio aveva 8 anni e la mia ex faceva i turni, irregolari e quando lavorava il figlio passava al papà con il risultato di cambiare casa ogni 2 / 3 giorni in modo irregolare e disorganizzato. Inoltre all'ex era concesso di avere le chiavi di casa e di entrare e uscire. Dopo un primo anno di frequentazione ho incominciato a trattenermi la sera per un film. Il piccolo mi cercava e il suo affetto nei miei confronti ci ha convinti ad andare a convivere al 2 anno circa. Naturalmente l'ex non ha mai accettato di vedere la mamma del figlio ricostruire una relazione. Ha dovuto accettare cambiamenti della naturale conseguenza della nostra unione. Come non chiamare per futili motivi dopo cena, non avere accesso incontrollato a casa e gestire il figlio in modo equo ed equilibrato 1 settimana ciascuno (entrando prima media). Ha accettato con fatica che lo andassi a prendere a scuola o accompagnare pretendendo di essere informato quotidianamente. Ma non ha mai smesso di cercare la mia compagna in modo ossessivo quotidianamente. Lei per un periodo (su mia richiesta) ha smesso di rispondere al telefono fino ad una certa ora della giornata per rispetto nei miei confronti. Cercando una più equilibrata seppur doverosa comunicazione. Sono passati periodi di semi tranquillità a periodi di ossessione, tantè che abbiamo spesso litigato per questa ragione. Oggi siamo al 2^ anno di convivenza ed il figlio ha 12 anni, ha il suo telefonino ed il papà lo chiama 3 anche 4 e più volte al giorno quando è con noi. All'inizio il ragazzo era disturbato dalla frequenza delle chiamate oggi invece gli risponde e lo mette in vivavoce in sala in cucina ed il papà spesso monopolizza la situazione in vivavoce interagendo anche con la mamma. Quest'anno lo ha anche allenato a calcio 2 /3 volte a settimana. Essendo in questo modo presente nella nostra vita in modo costante ed ossessivo.
Ora il punto focale é il seguente: il papà è senz'altro presente ed affettuoso con il figlio, apprezzo molto questo primo aspetto, ma non riesco a tollerare il fatto che vede la mamma del figlio come la sua compagna. La cerca in modo ossessivo, non si è riaccompagnato e lei è il suo unico punto di riferimento . Inoltre la sua costante presenza mi priva della privacy di coppia. Il mio spazio è invaso costantemente. Addirittura Ora che é in vacanza da solo con il figlio manda foto e video tra cui selfie alla mamma in continuazione.. dato che la mia compagna oggi lo vede come il padre perfetto gli sta concedendo di nuovo un avvicinamento pure e soprattutto per non ferire la sensibilità del figlio che oggi stravede per il papà. Io comprenderei l'invio di foto del figlio, pur quotidiano, ma non comprendo che lui condivida la sua vita, la sua intimità con lei. Lo trovo irrispettoso nei miei confronti e non riesco più a convivere con questa situazione..che inoltre si è ribaltata a mio sfavore, ora sono io il guastafeste se mi lamento o faccio osservazioni.. la mia esigenza di proteggere la mia intimità familiare la mia privacy il mio nido è aggettivata come "gelosia" nei suoi confronti.
Per favore aiutatemi non riesco più a capire se sono io che sbaglio e che dovrei lasciar correre il loro rapporto genitoriale, o se invece quello che mi stanno imponendo è veramente una situazione inaccettabile. Priva di rispetto nei miei confronti. Per favore aiutatemi.

Buonasera. Per ricevere aiuto in una situazione del genere, così complessa io darei come indicazione quella di rivolgersi ad uno psicoterapeuta  in modo da poter comprendere bene cosa si può fare in questi casi , come muoversi ed agire per fare chiarezza, nel senso che lei, secondo me, ha bisogno di qualcuno che l'aiuti a comunicare con la sua partener in modo più deciso le sue richieste e vedere se queste vengono accolte, in che modo; bisogna imparare ad esprimere i propri bisogni emotivi/affettivi poichè , è evidente che lei si sente e passa in secondo piano nelle loro interazioni; non so se ha verbalizzato tutto questo, in che modo, cmq bisogna lavorare sulla comunicazione con la sua partner, vedere come risponde e ricreare un equilibrio di coppia  che mi sembra sia stato messo da parte, fare una valutazione della relazione, magari utile parlare con entrambi, il tutto è da valutare per vedere quanta motivazione c'è dall'altra parte affinché tutto ciò si verifichi.. quindi delineare una serie di passi da affrontare e poi vedere cosa succede se la sua partner torna in armonia con lei, oppure lavorare su eventuali nodi che si possono presentare in sede di confronto. Discorso un poco complesso, meglio andare dallo psicoterapeuta che in questi casi può  essere uno specchio fedele di quello che sta accadendo e ci aiuta nei passi necessari da compiere adeguatamente 

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