Rifiuto di entrare a scuola

Buongiorno, mio figlio di 12 anni è da circa un anno che non riesce ad entrare a scuola. Al mattino, al momento di scendere dall'auto ed entrare in classe, si blocca. Talvolta ha attacchi di panico, in ogni caso non riesce a superare questo momento di distacco. Siamo seguiti da uno psicologo, la scuola per cercare di favorirlo ha attivato per lui la Dad, ma non si arriva a risolvere il problema. Per il resto fa una vita normale, pratica sport, vede gli amici. All'età di 2 anni è rimasto orfano del papà, e secondo la Dottoressa che lo segue questo potrebbe essere il motivo dei suoi problemi. Io sono in profonda difficoltà. Mi si dice di avere pazienza, che si tratta di cose lunghe da risolvere, ma intanto il tempo passa e lui si perde una parte importante della vita e anche della preparazione scolastica ( la dad ha i suoi limiti ). È un ragazzino molto intelligente e sensibile, che a scuola si è sempre annoiato. Sono alla ricerca di consigli, suggerimenti, possibilità.....vie d'uscita! Grazie a tutti per la gerntile attenzione

Buongiorno,

Questo che lei rappresenta, purtroppo è un problema che affligge sempre più bambini e ragazzi. Molto probabilmente quello del bambino è un problema di ordine emotivo che si esprime con una fobia specifica che va affrontato in maniera celere e decisa. Non sono del tutto d’accordo con la collega che attribuisce la causa totale alla morte del papà seppur, riconosco esser un evento estremamente significativo. A mio parere ci sono due situazioni diverse da gestire: 1 riguarda l’obbligo scolastico che può essere affrontato in due moduli: a)  la DAD, ma come Lei sta notando non sortisce risultati positivi; b) istruzione parentale, o meglio il ragazzo, sotto la vigilanza del genitore, aiutato da educatori studia a casa e sostiene solamente gli esami a scuola. Ciò per quanto riguarda l’aspetto pratico. Per ciò che concerne l’aspetto psico - emotivo, il supporto psicologico resta fondamentale per trovare le cause del blocco,  comprenderle, elaborarle e superarle. In passato con esta modalità ho gestito un caso analogo che si è risolto completamente. Come mamma però, deve avere pazienza ed affidarsi agli specialisti.

Dr. Nicola Fuso