Attacchi di panico:Tutto è iniziato 3 anni fa

salve a tutti, mi chiamo Filippo, ho 16 anni e vorrei esporvi la mia situazione: tutto è iniziato 3 anni fa quando i miei genitori si sono separati; mi svegli una mattina e da quel giorno a adesso la mia vita è cambiata, mi sembra di vivere un sogno, non riesco a capire se tutto quello che vedo è reale oppure no, mi sento come se mi guardassi dal esterno del mio corpo. non so prorpio cosa mi prenda. decisi di andare da una psicologa, che mi diagnostico uno stato di depersonalizzazione. feci un percorso con lei ma che non mi portó a nessuna conclusione. ora a distanza di 3 anni oltre alla depersonalizzazione si sono aggiunti gli attacchi di panico. il primo mi venne a scuola, fu davvero straziante. e ora sono circa due settimante che non vado a scuola.. o meglio che non esco proprio di casa. perchè ho paura ! non so nemmeno io di cosa.. fatto sta che non appena metto piede fuori casa inizio a sentirmi come soffocare, mi si forma un nodo alla gola, ma la cosa peggiore è la sensazione di svenire..che ora sta diventando una vera e propria paura! ora ho gia preso appuntamento con un neuropsichiatra ma nel frattempo volevo informarmi il piu possibile sulla gravitá del mio problema.. non ho quasi piu una vita sociale, me ne sto chiuso in casa come se casa mia fosse l'unico luogo sicuro. sembra che la mia vita non abbia nessun senso. ora volevo fare una domanda.. Riusciró a guarire prima o poi ? o seriamente paura di restare cosi per sempre.. voglio riprendere la mia normale vita di prima.. prima di 3 anni fa.. un ultima cosa alcuni mi hanno detto che probabilmente è il caso che inizi a prendere dei farmaci.. e sinceramente l'idea di iniziare a prendere psicofarmaci a 16 anni non mi piace molto. attendo vostre risposto, distinti saluti Filippo.

Salve Filippo,

dalla lettura della descrizione che fa del suo disagio emerge un forte mix di paura e senso di smarrimento. Nella parte iniziale racconta di essersi già rivolto ad una collega che ha effettuato un inquadramento diagnostico che appare in linea con i pochi riferimenti che fa ai sintomi che sembrano essere comparsi dopo la separazione dei suoi genitori.

Immagino che in questo percorso e nella successiva decisione di prendere un appuntamento con un neuropsichiatra sia stato accompagnato dai suoi genitori.

Racconta di vivere la sua casa come se fosse l'unico luogo sicuro, di non avere quasi più una vita sociale e di non andare più a scuola da 2 settimane. Parla di Paura, una paura che non riesce a definire. Tale sentimento può essere ricondotto al concetto di “Paura Anticipatoria”, definita anche paura della paura.

Le sensazioni sperimentate possono essere molto intense, e in un ragazzo della sua età gli strumenti a disposizione per elaborare e affrontare tali vissuti possono apparire non sufficienti.

Questo contesto non è adeguato ad effettuare un diagnosi o a fare delle ipotesi prognostiche ma rispetto alla sua domanda mi sento di rimandarle che con l'aiuto di professionisti competenti tale sintomatologia può acquisire un significato utilizzabile nel suo processo di crescita come individuo.

Le paure rispetto alla possibilità che le venga proposta un supporto farmacologico per la sintomatologia da lei descritta meritano di essere espresse al professionista che la seguirà come neuropsichiatra.

Sperando di aver risposto alla sua domanda

le porgo distinti saluti