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Dott.ssa Noemi Monaco

Psicologa e Psicoterapeuta ad orientamento Analitico Transazionale- Relazionale

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  • Milano (Pagano)
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Figlia adolescente introversa

Da qualche tempo sono molto preoccupata, mia figlia quasi 14 anni non ne vuole sapere di relazionarsi con coetanei che non facciano parte della sua ristrettissima cerchia di amicizie. D'estate al mare, quindi lontana dal suo gruppetto, passa le giornate a leggere libri, stesa sul letto immersa nelle chat del proprio telefono... se qualche ragazzino/a coetaneo si avvicina e la saluta a stento accenna un saluto e a domande risponde si, no ah ah, mmmm.... insomma interazione zero. uscire non se ne parla, se ha sete e le dico vai pure al bar a prendere qualcosa, si rifiuta, piuttosto muore disidratata.
tutto ciò è motivo di discussione che termina in urla e pianti isterici senza che riesca a tirare fuori una motivazione, cosa realmente le faccia paura o la limiti.
adesso ha iniziato da 2 gg la scuola, 1 liceo, nuovi compagni. mi racconta che in classe con lei c'à un ragazzo che frequentava l'oratorio estivo che ricordandosi di lei le ha chiesto : "ciao XXX ti ricordi di me ?"
lei: si!
lui: "ti stavo antipatico all'oratorio, vero?
lei: mah mi sta antipatico tutto il mondo!
ovviamente si è dileguato, conversazione troncata.... questo accade sempre. le dico spesso che non bisogna essere buoni amici di tutti ma che intrattenere conversazioni non è un male, ci arricchisce, ci permette di conoscere altro, allargare i nostri orizzonti... risposta si si ok.
mi preoccupa, mi preoccupa questa suo autoescludersi, la paura di andare al bar a chiedere un the freddo di interagire con il mondo circostante. a scuola è sempre stata brava e in classe partecipe delle discussioni e lezioni, non so come aiutarla....

Buon pomeriggio Rossella,

bhè che dire? Il dialogo con gli adolescenti è una cosa complessa. Penso e dico spesso ai genitori che chiedono di essere seguiti nel supporto alla genitorialità che quando ci si trova in queste condizioni, dove anche solo muoversi e fare qualcosa può scatenare una bufera, è importante trovare il canale comunicativo dell'altro e sintonizzarsi. Se tu a figlia agisce in un certo modo è indubbio che una ragione c'è. Che lei voglia dirla o meno è un altro paio di maniche. Che tu da madre sia preoccupata per lei perchè ci tieni a lei anche questo ci sta. Che spetti a te trovare una strada sicura per parlare con lei è tuo compito al 50 % e forse con qualche dritta che ti aiuti a vedere la situazione da più angolazioni, ne saresti facilitata. E' bello che tu non ti sia arresa e anzi stia cercando un modo diverso di poter trovare la chiave giusta nel mazzo. Resto disponibile se vorrai approfondire meglio la questione in altra sede.

Dott. Monaco Noemi

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