Bassa autostima, tristezza e indecisione

Ho quasi 24 anni e sono una ragazza abitudinaria, solitamente. Ho vissuto una relazione terminata dopo 5 anni e un adolescenza di due anni esplosiva, poi incontrai il mio attuale ragazzo e oggi sono più di due anni che stiamo insieme. Sto vivendo da un periodo uno stato emotivo triste, mi accorgo di avere “amici” a parole, perché quando li chiamo o chiedo un caffè non c’è nessuno che mi dica di sì, mi manca vivermi in primis, mi manca poter andare a ballare, divertirmi e quelle risate con un drink in mano. Studio amministrazione del personale pensando sia la strada giusta, ad oggi penso solo che vorrei staccare e partire per mesi per fare l’animatrice, ma ho paura di fare una scelta sbagliata lasciare il mio ragazzo, probabilmente una formazione che possa portarmi un lavoro stabile per poi tornare e trovarmi “sola” più di quanto mi senta già. Sono un soggetto allergico, ogni mese devo fare una puntura e penso che se dovessi andare via dall’italia, non potrei nemmeno e mi sento in gabbia. Sento di vivere perché devo, non perché mi piace, vorrei una vita stimolante e invece la trovo piatta in tutto e per tutto. Cosa dovrei fare?

Buongiorno Veronica,

lei si da una definizione: si definisce abitudinaria. Come mai? 
Le ipotesi che mi vengono in mente sono due: la sua abitudinarietà la tranquillizza al punto da definirsi tale oppure, all'opposto, inizia a sentirsi stretta nei panni che indossa da anni.

Quale occasione migliore per cambiare vestito di ritrovarsi con addosso qualcosa che inizia a starci stretto? 

Non è mai troppo tardi, nè troppo presto per darsi dei nuovi obiettivi, per inseguire nuovi sogni e per volgere i propri passi verso strade nuove.

Provi a prendersi uno spazio tutto suo in cui prendere consapevolezza di cosa davvero vorrebbe e le farebbe bene in questo periodo e poi... osi!

Se sente il bisogno di nuove abitudini non esiti a cercarle