Dott.ssa Olivia Marchese

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Dott.ssa Olivia Marchese

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Andare via e abbandonare

Buongiorno, sono una mamma di 2 bambini, e moglie. Sono anche figlia di una madre che è rimasta vedova a marzo. Ho perso anche io mio padre che era un punto di riferimento per me e per mia madre stessa. Mia mamma soffre di disturbi psichiatrici pseudo bipolarismo. È autonoma per quanto riguarda i servizi di casa, la spesa ma per il resto appoggia tutto e dico tutto su di me. E se non faccio come dice lei parte con il vittimismo e mi fa sentire in colpa su tutto. Ha la mentalità chiusa e purtroppo è rimasta ignorante e non acculturata. Non riesce ad andare ad un bancomat, non può telefonare ad un call center perché non capisce come schiacciare i numeri, non prenota visite perché non sa come esprimersi con l'operatore. Ed ha solo 58 anni. Sono anche figlia unica quindi tutto il peso verte su di me, che ho già un lavoro, due figli, un marito ed una casa. Adesso ho un problema, mio marito ha ricevuto un'offerta di lavoro a 500 km da dove siamo adesso e parlandone a noi famiglia piacerebbe trasferirci tutti. Ho paura ad affrontare il discorso con mia madre, lei qui da sola non riesce a stare. Non è stata capace di imparare ad utilizzare un bancomat (uno lo ha perso e un altro lo ha bloccato) come posso pensare di lasciarla qui in città da sola(non ha parenti qui) e come invece posso proporle di cambiare vita a quasi 60 anni (ma di cervello 85)? Più che altro che lei è molto abitudinario, va a lavoro (pulisce le scale), mercato e casa. Poi noi adesso siamo in città, e invece dovremmo trasferirci in un paesino. Non so come fare, dati i suoi problemi mentali. Ma non posso rinunciare alla mia famiglia. Grazie

Buongiorno Eli,

Sarebbe fin troppo facile dirle che la priorità è lei, e la sua famiglia. Ma purtroppo le scelte non possono sempre essere così nette e indolori. Potrebbe essere utile sviscerare un po' questi sentimenti contrastanti di colpa, e forse rabbia e risentimento. Spesso siamo molto bravi a sacrificarci senza esplorare modi alternativi di vivere e gestire le relazioni difficili, in particolare quelle con madri e genitori. 

Se lo ritiene, prenda in considerazione un supporto psicologico, da un lato come luogo di sfogo, dall'altro come percorso di riformulazione del suo ruolo di figlia-madre-donna. 

In bocca al lupo

Olivia Marchese