Dott.ssa Ottavia Passaquindici

Dott.ssa Ottavia Passaquindici

Psicologa, Psicoterapeuta psicoanalitica

Attacchi di panico, disturbi da ansia generalizzata e doc

Salve,
sono stato circa 20 anni in psicoterapia ad orientamento psicanalitico con quattro diversi terapeuti, per problemi di depressione e di disturbi ossessivo compulsivi, tipo lavaggio continuo delle mani, originatisi da attacchi di panico avuti dopo l’utilizzo di sostanze stupefacenti per qualche anno in età adolescenziale.
In seguito ad una recente operazione di settoplastica funzionale e di asportazione di un granuloma apicale, ho continuato ad avvertire un dolore al nervo trigemino. Recatomi da un neurologo per una visita, lo stesso mi ha prescritto GABEPENTIN 100 mg. Ho assunto una capsula ed il giorno dopo ho riscontrato sensazioni di intontimento e di alterazione di coordinazione, tanto che ho impiegato il doppio del tempo per fare una doccia.
Ho interrotto immediatamente l’assunzione.
Solo che nei giorni successivi sino ad oggi ho avuto attacchi di panico ed un continuo disturbo di ansia generalizzata, oltre al doc già presente. Inoltre, ho iniziato ad avvertire disorientamento, fenomeni di depersonalizzazione e derealizzazione con episodi di amnesia dissociativa, che mi aumentano gli attacchi di panico e l’ansia per paura di impazzire. Come se l’effetto del GABEPENTIN avesse “slatentizzato” una parte più profonda di me, sepolta ed irrisolta. Da allora, per paura di destabilizzarmi ulteriormente ho interrotto immediatamente il mio percorso con l’ultimo terapeuta. Sento che se non faccio nulla sto male e se “scavo” ancora dentro me stesso peggioro irreversibilmente. Così mi sento in un vicolo cieco ed i sintomi mi divorano.
Ringrazio per il cortese riscontro.
Cordiali saluti

Buongiorno Alessandro, 

mi spiace sempre molto quando sento che dopo tanti anni di terapia il problema per cui si è deciso di intraprendere un percorso di cura non abbia portato esiti positivi. Ho letto che ha cambiato professionista ma è tuttavia rimasto con terapeuti di stampo psicodinamico, magari per lei funziona meglio un'altra impostazione quindi prima di gettare la spugna e rassegnarsi le consiglio di fare questo tentativo. Inoltre credo che un supporto farmacologico possa giovare. Purtroppo spesso i farmaci possono dare effetti collaterali e ci vuole comunque un po' per trovare quello più indicato e col dosaggio giusto. Non escludo pero' che alcuni sintomi nuovi siano legati ad un suo vissuto ipocondriaco rispetto agli effetti del farmaco e/o la demoralizzazione dettata dal non vedere più una possibilità di miglioramento. 

Spero possa ritrovare il coraggio e la speranza di affidarsi a qualcuno, 

Cordiali saluti