Come affrontare la convivenza da sposata a casa dei tuoi
Salve a tutti, ho 29 anni e da una settimana mi sono sposata con l’amore della mia vita. L’unica cosa che non mi rende soddisfatta è che purtroppo, per problematiche economiche e di contratti lavorativi, non abbiamo potuto prendere un appartamento solo nostro. Questa cosa mi pesa, sono una persona che non vuole in nessun modo che i genitori o terzi si intromettano tra me e lui senza motivo o senza che io l’abbia chiesto. Non vivo bene questa situazione, a casa sto abbastanza serena ma vorrei scappare di corsa. Il matrimonio l’abbiamo organizzato noi due da soli e così pensiamo anche al futuro ma ogni giorno mi sveglio con l’angoscia di questa situazione. Cosa posso fare?
Cara Giulia, la tua angoscia è comprensibile: non è solo una questione di spazi fisici, ma di spazi emotivi e di identità di coppia. Dopo un passo importante come il matrimonio, desiderare un nido esclusivo è più che legittimo. Vivere con i genitori, anche se sono persone affettuose e rispettose, può far sentire “in prestito” una quotidianità che invece dovrebbe essere solo vostra. È importante però non colpevolizzarti per questo disagio: non stai “sbagliando” a sentirti così, stai solo ascoltando un bisogno che è tuo e autentico.
Nel frattempo, cerca di ritagliarti piccoli rituali quotidiani con tuo marito che siano solo vostri: una cena, una passeggiata, una chiacchierata a fine giornata. Piccoli gesti che rafforzano l’intimità e aiutano a sentirvi “casa” anche quando non avete ancora una casa vostra. E ricorda: questa è una fase, non una condanna. Avere un progetto condiviso per costruire la vostra indipendenza vi aiuterà a tollerare meglio questo passaggio. Non è il dove, ma il come state insieme che conta, e tu stai già mettendo le basi giuste per un domani più libero.