Come affrontare la paura della morte e dei brutti pensieri nei bambini?

Salve, scrivo a questo sito perchè mia figlia di quasi 8 anni, da un po' di tempo, ha sempre un pensiero costante sulla morte. A scuola hanno studiato di recente, il ciclo della vita e lei ha cominciato ad averne paura, anche se della morte ne avevamo parlato già in passato. Sin da piccola, infatti, ha sempre percepito l’assenza dei 2 nonni, pur non avendoli mai conosciuti, verso i 3 anni ha iniziato a chiedermi dove fossero mio padre e la madre del suo papà. Noi abbiamo cercato di darle una spiegazione con un’impronta religiosa, perché è quello in cui crediamo, provando a sdrammatizzare dicendo che si muore quando si è vecchietti e che non deve temere nulla perché non le succederà mai niente di brutto. Spesso, ma soprattutto la sera, mi dice che fa brutti pensieri, che ha paura che io o il suo papà possiamo morire. Premetto che mia figlia è una bambina dal carattere dolce e sensibile e si lascia un po' suggestionare da quello che sente dire dagli altri; l’anno scorso, ad esempio a scuola avevano parlato di un fatto sentito al telegiornale, di una signora che si era buttata giù dal balcone con i suoi figli e questa notizia l’ha un po' terrorizzata. Io e mio marito siamo sempre molto attenti a ciò che vede in televisione, tanto è vero che non guardiamo mai il telegiornale in sua presenza. C’è da dire, tuttavia che lei è figlia unica e trascorre molto tempo con noi, non ha cugini/e della sua età, i suoi unici coetanei sono i compagni di scuola che a volte vede anche al di là della scuola, ma non così spesso. Io ho sempre cercato di farla stare con gli altri bambini e quando posso, faccio degli inviti a casa, o viceversa, ma non sempre mi risulta possibile perché lavoro. Le abbiamo anche preso un pappagallino per compagnia con cui lei gioca tanto e si è affezionata moltissimo a lui. Sinceramente, non so se devo preoccuparmi di tutto questo, forse fa solo parte del crescere, ma vorrei dei consigli di tipo pratico su come dobbiamo comportarci per aiutare nostra figlia ad accettare quello che è la normalità della vita e farla star bene. Grazie

Ciao Anna,

grazie per aver scritto e per aver raccontato con tanta attenzione e sensibilità ciò che sta vivendo tua figlia — e anche voi, come famiglia.

Affrontare il tema della morte nei bambini, specialmente quando inizia a occupare uno spazio importante nei loro pensieri, può essere difficile da gestire per un genitore. È una di quelle paure che tocca corde profonde, anche negli adulti, e che spesso porta con sé tante domande: “È normale?”, “Devo preoccuparmi?”, “Cosa posso dire per aiutarla?”.

Le tue parole mostrano una grande cura e presenza. È normale che una bambina di otto anni inizi a confrontarsi con concetti esistenziali, soprattutto dopo che se ne è parlato a scuola o ha sentito racconti che la impressionano. Il fatto che sia dolce e sensibile, come racconti, può renderla più ricettiva anche a stimoli che altri bambini sembrano lasciar scivolare.

I brutti pensieri serali, le paure legate alla perdita, e il bisogno di sapere che i genitori stanno bene, sono segnali di un mondo interno ricco, che cerca contenimento. A volte non serve trovare subito le parole giuste per spiegare, quanto invece offrire uno spazio in cui quelle emozioni possano essere accolte senza fretta. Può essere utile, ad esempio, non cercare di “tranquillizzarla a tutti i costi”, ma provare a rispecchiarle quello che sente:

“Capisco che questi pensieri ti fanno paura… anche se non succederà nulla, è giusto poterli raccontare.”

Spesso i bambini hanno bisogno di sentire che non sono strani per quello che pensano o provano. E che i loro pensieri, anche quelli più difficili, possono essere ascoltati senza essere ridimensionati.

Se questa preoccupazione dovesse persistere o intensificarsi, valutare uno spazio psicologico dedicato anche solo per qualche colloquio, può offrire un supporto prezioso — non perché ci sia “qualcosa che non va”, ma per aiutare la bambina a costruire strumenti interiori per affrontare ciò che la tocca nel profondo.