Dott.ssa Paola Cervellati

Dott.ssa Paola Cervellati

psicologa, psicoterapeuta, psicologa giuridica

E un bel giorno conosci la tua nuova ragazza, si chiama ANSIA

Salve,

tralasciando momentaneamente il titolo a sfondo ironico che ho voluto adottare, voglio mettermi a "nudo" raccontandovi quello che mi sta capitando da più di un mese nel mio cervello (e sopratutto alla mia persona); soffro di attacchi di ansia (penso sia ancora a livelli bassi, non paragonabili al panico) correllati a dei pensieri che MAI (e sottolineo MAI) avevo fatto prima d'ora, ovvero, paura di perdere completamente il controllo di me stesso e analogamente poter fare del male a qualcuno (le peggio scene di un film dell'orrore di colpo proiettate nel mio incoscio), paura di poter compiere un sucidio, paura degli oggetti appuntiti (sentirmi attratto dai coltelli, forbici e compagnia bella), il tutto condito con domande esistenziali del tipo "chi sono?". "cosa ci faccio a questo mondo?", eccetera, eccetera.

Non ho ancora consultato nessuno specialista in merito, perché so principalmente che il cambiamento dovrà avvenire in primis dal sottoscritto, ma a volte mi sembra impossibile riuscire a liberarmi da questi pensieri maligni, come se fossero dei rami che mi tengono stretto e pian piano si nutrono della mia linfa vitale, fino a rendermi un automa; ho paura che li poterò con me fino alla fine dei miei giorni.

Chiedo umilmente aiuto a questo mio problema, perché da solo non sto riuscendo a trovare la cosiddetta luce in fondo al tunnel e forse non riuscirò mai a trovarla.

Grazie a chiunque avrà la gentilezza di prendere in esame la mia richiesta d'aiuto.

Buona sera Andrea, mentre scorrevo le domande che arrivano, mi ha colpito il titolo, che hai dato alla tua. Intanto, l'ironia è sempre una grande risorsa, se non arriva al sarcasmo, nudo e crudo. Nel motto di spirito, c'è la tensione tra due opposti, che tramite appunto la battuta, conserva in sè tutte e due le dinamiche. La cosa temuta viene vista,in modo nuovo. Non è un caso che tu hai paragonato, L'ANSIA, alla tua nuova ragazza. E' come se tu fossi entrato in contatto con la tua parte femminile, in psicologia junghiana, la parte femminile dell'uomo è l'anima e la parte maschile della donna, è l'animus. Questa parte, molte volte rimane nascosta a lungo, è come se l'aspetto più emotivo, fosse rimasto seppellito troppo a lungo, da dinamiche razionali. Dici che questi pensieri sono comparsi da circa un mese, ma non specifichi se sono avvenuti all'improvviso, o se ci sono stati avvenimenti facilitanti l'emergere di questa tua parte. E' vero che il cambiamento deve avvenire da te, ma è anche vero che è difficile esplorare da soli zone d'ombra che in qualche modo ci mettono paura. Quindi il mio consiglio è quello di andare da uno specialista che ti aiuti a comprendere.

Buona Vita.