Dott.ssa Paola Federici

Dott.ssa Paola Federici

psicologo, psicoterapeuta, ipnologo

Ho difficoltà nei rapporti d'amicizia

Salve, non so se questa sia la categoria giusta per parlare del mio “problema“, in ogni caso ora esporrò come mi sento in alcune situazioni. Allora ho difficoltà nei rapporti d'amicizia, perchè ogni volta che vedo un avvicinamento tra me e l'altra persona, mi viene l'ansia, un'ansia abbastanza pressante che mi fa venire voglia di stoppare questa amicizia e star da solo piuttosto. Non capisco il perché e non mi fa stare bene questa situazione perchè capita con quasi tutti i miei amici, anche solo se mi chiedono di uscire mi viene l'ansia, non voglio uscirci e non capisco il perchè, non so se mi son spiegato ma ho difficoltà veramente anche ad esprimere il mio “problema“. Grazie mille in anticipo

Buonasera Claudio

 non dici se da bambino tu sia stato  timido, moltoriservato, timoroso degli altri per paura di essere preso in giro, se fossi preso di mira dai compagni di classe con scherzi....talvolta l'ansia sociale degli adulti affonda le basi in problematiche mai risolte da piccoli. Una carenza di autostima potrebbe essere alla base delle tue "fughe", che pure ti costano tanta sofferenza. L'ansia potrebbe essere collegata  al timore del giudizio degli altri o alla paura di sentirti inadeguato in compagnia degli amici, di non saper stare "alla pari", per esempio non capire subito le barzellette o essere poco informato sugli argomenti di cui si parla tra amici, o avere semplicemente paura di loro, per scarsa abitudine a stare nel sociale. Lo stare poco nel sociale da piccoli e da adolescenti . come ad esempio  non partecipare alle gite scolastiche, alle uscite pomeridiane , non avere mai o quasi fatto sport di squadra, o partecipato alla vita parrocchiale, non consente al ragazzo e poi al giovane di misurarsi coi coetanei.  Alla lunga questa "non abitudine" al confronto, conduce sempre più a cronicizzare una chiusura e una riservatezza eccessive. Spesso questi comportamenti possono dipendere da un'educazione iperprotettiva da parte dei genitori, o da una timidezza di fondo che in famiglia non è mai stata vista come un problema e che mai nessun adulto ha cercato di risolvere, incoraggiando il ragazzo a uscire e a passare tempo e fare cose coi cotenaei. Ma sei ancora molto giovane e a questa età si cerca la conferma definitiva della propria identità e tu senti questo bisogno di conferme, di confronti col gruppo dei pari, perchè è grazie al loro che potrai creare l'immagine riflessa di te stesso che il mondo ha di te. Per smettere di avere paura e diminuire l'ansia, nel tuo caso ritengo utile un percorso - che penso nemmeno molto lungo, talvolta sono sufficuenti alcuni mesi - di sostegno psicoterapeutico basato su tecniche cognitivo comportamentali, che ti aiutino gradatamnete ad affrontare le situazioni da cui fuggi. Una volta iniziato il percorso, delineati gli obiettivi, si concordano anche compiti a casa di tipo comportamentale, in modo da aiutarti a superare via via l'ansia. Le situazioni iniziali saranno semplici e più facili per te, ma, se affrontate, ti daranno la carica e il coraggio per affrontarne altre. In questo percorso ritengo utile, nel contempo, che tu impari esercizi mentali per mantenere la calma anche nelle situazioni ansiogene. Io utilizzo il Training Autogeno, che si apprende mediamente in un mese e mezzo. la caratteristica di queste tecniche è che sono molto pratiche e si basano su esercitazioni immaginate dapprima e poi "sul campo", cioè nella realtà.

Ho visto che abiti a Lecco, io ricevo a Milano. Se ritieni di voerti mettere in contatto con me per avere altre informazioni con un primo colloquio, puoi richiederlo tramite questo sito.

Un consiglio: il fai da te in queste cose porta a perdere molto tempo ed energie preziose, senza ottenere i risultati agognati. Sono situazioni che si risolvono. Ho fatto una ipotesi in questa mia risposta che copre la maggior parte di cause per la maggior parte di persone, se non ti dovessi riscontrare, durante il primo incontro con un terapeuta, si raccolgono anche informazioni sulla tua storia di vita, dalla quale emergono, quasi sempre, le cause di questi comportamenti.