Credo di essere affetto da ansia da prestazione

Buon giorno, volevo esporre la mia problematica sessuale. Sono un ragazzo eterosessuale ma da molti anni ho avuto modo di constatare una disfunzione. Credo di essere affetto da ansia da prestazione infatti ogni qual volta inizio una relazione con una ragazza, pur avendo erezioni in più momenti nell'arco della conoscenza al momento di concludere e consumare il rapporto sessuale non riesco ad avere una erezione e se questo dovesse capitare in minima parte posso affermare che é del tutto insufficiente per avere una penetrazione perchè il mio pene non raggiunge la consistenza giusta. Ho trovato rimedio con la mia prima ragazza col viagra da 25 mg ed ho avuto risultati soddisfacenti in erezioni e numero di rapporti sessuali. Tuttavia ho continuato a prendere il viagra per il primo periodo ad ogni rapporto sessuale, diminuendo nel corso dei mesi l'assunzione fino a non prenderlo più e questo mi ha consentito di non avere SOLO con la mia ragazza disfunzioni erettili avendo ottime prestazioni sessuali. Da poco mi sono lasciato con lei e la problematica si è presentata nuovamente con la mia nuova ragazza, ed ho adottato la stessa tecnica : viagra 25 mg per il primo periodo ad ogni incontro sessuale, diminuzione assunzione fino a sospensione, ottenendo gli stessi risultati, ovvero alla sospensione ho avuto dopo la fase di intermedia di intervalli rapporto con assunzione, rapporto senza assunzione, una attività sessuale ottima non registrando disfunzioni. Ma questa ansia da prestazione si presenta sempre e più volte mi è capitata di fare cilecca al primo rapporto sessuale. Cosa posso fare per risolvere questo problema? Questa situazione mi blocca e mi fa star male. Grazie Ale ps ho 27 anni
Buongiorno Alessio, da come descrive la sua problematica ritengo che questa situazione sia per lei invalidante e le causi molte difficoltà. Mi sembra evidente che questa finestra domande-risposte non possa essere esaustiva al fine di una risoluzione definitiva di tali problemi. Il Viagra, come lei stesso ha avuto modo di constatare, è un palliativo, sposta il problema più in là. Francamente questa situazione merita ampio spazio per capire cosa la agita prima di un rapporto sessuale ed una risposta di poche righe non darebbe diritto di cittadinanza a questa condizione di sofferenza. Io non posso darle consigli pratici, ma voglio dirle di prendersi tutto il tempo di cui ha bisogno per capire se questa difficoltà non meriti di essere esposta in un contesto adeguato come la stanza d'analisi, nel tempo della seduta. Quindi, non avendo la bacchetta magica non c'è un rimedio che possa darle per una "guarigione immediata", se non quello di prendere contatto con un terapeuta e affrontare fino in fondo il problema. Qualora desiderasse contattarmi, sono disponibile ad aiutarla.