Mi sento vuota, insoddisfatta, ho deluso tutti, ho paura del futuro, mi odio per aver sprecato tempo

Salve a tutti, ho 30 anni, e questa è la prima volta che sfogo tutto cio' che spesso mi porta a pensare di morire. Sono una maestra di asilo da circa tre anni e lavoro nel privato,non ho nulla di concreto, studio da troppo tempo perche' non ho ancora concluso l'universita' tanto ambita per i miei genitori (e forse solo ora anche per me). Mi sento vuota, insoddisfatta, ho deluso tutti, ho paura del futuro, mi odio per aver sprecato tempo, spesso non riesco a guardare in faccia i miei genitori perche' mi sento una fallita. Io sorrido sempre, ma dentro sento di morire. Sono fidanzata da una vita, e spesso il mio fidanzato è l'unico resoconto positivo della mia vita. Ho due genitori fantastici, ma so che nn sono ancora diventata cio' che loro immaginavano. La vita mi angoscia,ma non solo la mia, mi angoscia tutta la vita con questa crisi perenne, con un futuro incerto. Io mi chiedo: posso ancora rendere felici i miei genitori, la mia famiglia? o è troppo tardi? forse questi miei pensieri potranno sembrare banali, forse lo sono, ma io mi sento morire dentro. Penso troopo spesso di farla finita, ma il dolore che provocherei intorno a me mi blocca, ma sono terrorizzata, perche' il mio è un pensiero sempre piu' costante. Vi ringrazio tutti per avermi ascoltato, e vorrei sapere cosa fare!

Gentile Anna,

purtroppo, in alcuni momenti della nostra vita, tirando le "somme", pensiamo di non aver raggiunto i risultati che ci eravamo prefissi o che qualcuno si aspettava da noi, ciò può gettarci nello sconforto più totale portandoci a fare brutti pensieri rispetto alla nostra vita. Io credo che prima di tutto ad ognuno di noi debba essere chiaro cosa vuole dalla propria vita e cosa si aspettano da noi le persone che ci circondano, in secondo luogo dovremmo cercare di capire se gli obiettivi che ci siamo prefissati siano realmente raggiungibili per noi e se ancora teniamo ad essi, senza dimenticare ciò che abbiamo fatto finora e dove siamo arrivati.

Sicuramente confrontarsi con qualcuno che sia disposto ad ascoltarci con una sana empatia e una preparazione professionale, come un psicologo-psicoterapeuta, potrebbe aiutarla a ben chiarire i suoi dubbi in merito alla questione. Pertanto, la invito a contattare uno psicologo che la possa aiutare in questo momento che mi sembra di grande sconforto per lei.

Nel caso volesse, io sono disponibile a seguirla.