Amore extra coniugale

Buon pomeriggio gentili dottori,
sottopongo alla vostra attenzione una questione a voi sicuramente molto familiare: relazione e/o amore extraconiugale.
Io ho 29 anni, sono single, sono un'insegnante e da un anno l'uomo che si è innamorato di me e che mi ama è purtroppo sposato con una moglie giovane (37 anni) e bella, costretto a sposare perché rimasta incinta 10 anni fa, e con due figli piccoli di 9 e 5 anni. Lui non porta mai nemmeno la fede.
Lui mi è sempre piaciuto, abbiamo sempre provato una carica emotiva ed erotica molto intensa l'uno per l'altra, specialmente lui verso di me, tuttavia siamo sempre stati al nostro posto, io più di lui, senza sbilanciarmi, un po' per metterlo alla prova, un po' per non cadere in un probabile errore tremendo sentimentale da cui non trovare via d'uscita e soprattutto per non rovinare una famiglia, per pudore di tutto.
Comprendo bene che online non è possibile descrivere ogni cosa nel dettaglio e probabilmente la mia vi sembrerà l'ennesima storia ridicola di una giovane donna innamorata di un uomo sbagliato che ora non può lasciare la moglie per proteggere i figli, e sono io la prima ad avere la consapevolezza che sarò io stessa a porre fine a questo rapporto, prima o poi.
Lui mi ha sempre rispettato, mi scriveva tutti i giorni, mi raccontava nel dettaglio ogni cosa che lo circondava, insomma, io sapevo molto di lui, di quelle donne che gli facevano i complimenti sul posto di lavoro e che gli mandavano degli audio un po' simpatici, mi mandava tutto quando eravamo ancora amici, diciamo. Poi qualche mese fa mi ha detto che secondo lui ci eravamo innamorati e io l'avevo già capito da tempo ma nel frattempo ho anche frequentato un ragazzo credendo di poter dimenticare la persona di cui ero innamorata. Lui mi ha sempre detto che era da tempo che pensava che fossi la donna e l'amore della sua vita ma che era una cosa inspiegabile, che non sarebbe mai riuscito a farmi capire del tutto e a dimostrarmi, che gli sono piombata nella vita sconvolgendola, che nonostante tra me e lui non ci fosse nulla, a lui piacevo anche e solo per i miei difetti, perché "i pregi era facile farseli piacere". Mi ha dimostrato tanto nel pratico, mi ha perfino chiesto di aspettarlo perché sono mesi che dice che io sono la donna della sua vita, che è innamorato di me e che non può vivere senza di me ma che purtroppo il suo impedimento sono i suoi figli. Spesso abbiamo litigato un po' per divergenze caratteriali, come succede a tutti, e un po' a causa dei miei allontanamenti perché meriterei una vita di coppia normale, tutto ciò che lui non può darmi e chissà in futuro. Tutte questioni da me chiarite, gli ho detto spesso che prima o poi tutto ciò finirà...
Non era ancora successo nulla tra di noi. Due mesi fa, dopo la vera litigata che ci ha distrutto, mi ha detto che pur di non perdermi sarebbe stato disposto a non avere mai un bacio da me e che sarebbe stato disposto a non fare mai più l'amore nella sua vita pur di non perdermi, che se io avessi voluto, lui sarebbe tornato nel suo angolino perché far soffrire la donna che amava sarebbe stata una sofferenza atroce per lui. Insomma, ci sono stati giorni neri, il mio cuore ha sofferto molto anche perché ci vedevamo solo in palestra e mai fuori anche per poter parlare di noi, da soli. Dopo un po' ci siamo visti e ci siamo scambiati il primo bacio...lo sentivo molto innamorato, bruciava d'amore (vi giuro che nella vita io sognavo le cose che mi diceva...ed è stata una sensazione che nessuno dei due aveva mai provato prima, almeno io). Mi diceva che mi desiderava, mi chiedeva di vederci, che aveva voglia di me...ed io pensavo che volesse solo una cosa, come molti uomini, per uscire dalla routine quotidiana del suo matrimonio, chiaramente insoddisfacente per molti motivi. Dopo un mesetto è successo, di fretta, è stato molto bello da un punto di vista emotivo per entrambi, mi ha detto che gli avevo regalato un momento magico, che lo rendevo felice, che aveva bisogno di me e che dovevo rassicurarlo sul fatto che l'avrei amato per tutta la vita, come avrebbe fatto lui, che mi era stato dietro per un anno e che l'avrebbe fatto per i successivi cento anni.
Lui era sempre innamorato e non è mai sparito. Mi dice sempre che mi ama, in palestra appena mi vede mentre si allena, interrompe l'attività per correre a salutarmi, nonostante io sia abbastanza distaccata e lo tratti con disinvolta amicizia, poiché chiaramente non voglio dar adito a pensieri malevoli. Quando gli ho confessato che avevo frequentato un altro ragazzo mentre scrivevo anche a lui mesi fa, ha accusato il colpo ma non ha mai smesso di amarmi, mi ha detto che ero un dono incredibile del cielo e che non gliene importava nulla di questo ragazzo e che mi amava e contava solo quello.
Abbiamo continuato a vederci, lui sempre pazzo di me, ma io tra due settimane devo partire per tre mesi per lavoro e non sono mai stata così innamorata coscienziosamente di qualcuno. Alla soglia dei 30 anni, ho la consapevolezza che difficilmente vivremo bene questo rapporto, a lungo andare...giovedì abbiamo discusso perché mi sono sentita offesa dopo una sua frase sul liceo classico, (che io ho frequentato) in cui si studiano lingue morte...insomma, mi sono sentita ferita perché credo che l'ultima cosa che qualcuno vuole è offendere indirettamente la persona che si ama o che ci piace. Me ne sono andata via, piccata, essendo molto permalosa, e lui mi ha fermato chiedendomi di smetterla altrimenti avremmo litigato. Io sono andata verso la macchina e sono tornata a casa. Da giovedì sera non ci sentiamo. Da ieri è fuori città perché il figlio ha le gare di nuoto e tornerà domenica sera, forse ci vedremo lunedì sera in palestra. Non so come comportarmi...Ieri l'ho anche bloccato e ho cancellato i suoi numeri, ma poi sono tornata sui miei passi perché altrimenti avrei dimostrato immaturità. Insomma, tutto questo per me a volte è difficile da gestire, io chiaramente lo amo e gli voglio bene ma temo che possa diventare tossico per me, Lui dice di amarmi, ma perché questa volta non "torna a prendermi"? Perché, se io mi sono infastidita, non mi ha scritto nulla? Vuol dire che anche lui è arrabbiato, altrimenti sarebbe tutto ok e si comporterebbe come ha sempre fatto, prendendomi in giro o dicendomi che nonostante tutto, la mia lontananza, la mia tristezza e i miei momenti no, lui ci sarebbe stato sempre e mi avrebbe sempre amato. Io non dubito del suo amore ma forse non è abbastanza. Non so, credo che senza di me ci sappia stare molto bene allora, visto che non mi scrive nulla.
Grazie infinite in anticipo per il vostro tempo e per la vostra risposta.

E' entrata in una spirale di vero tormento. L'amore di coppia è altro e implica una direzione certa.

E' una relazione extraconiugale e quindi ha preso la direzione propria di questo tipo di relazione, che non è relazione di coppia.

Non si soffermi troppo sui dettagli come il "mi sono offesa perchè mi ha detto che si studiano materie morte", capisce da sola che è un dettaglio rispetto alla base. Se vuole bene a quest'uomo desideri il suo bene. Cosa è bene per lui? Lui è un padre e un marito.