Dott.ssa Patrizia Tombaccini

Dott.ssa Patrizia Tombaccini

psicologo ad indirizzo clinico e di comunità

Gestire la lontananza e la gelosia in amore

Buongiorno,
ho 46 anni e convivo da una anno con una donna di 35 anni che amo molto, e mi sento molto ricambiato. Ad inizio rapporto, essendo entrambi single da un bel po' dopo storie serie durate anni, ed essendo entrambi molto piacenti ed attraenti, con parecchie conoscenze, durante le prime settimane, entrambi ci siamo "beccati" salutando su WhatsApp delle/degli ex o amiche/amici diciamo "interessati". Niente conversazioni sconvenienti, per carità, ma sufficienti per far scaturire ad entrambi delle moderate e forse anche comprensibili scenate di gelosia.
Al tempo quindi, su sua iniziativa, decidemmo d'accordo di troncare questo tipo di contatti e conversazioni e di scambiarci i rispettivi dati di sblocco dello smartphone, per dimostrare il proprio impegno e correttezza, e per ristabilire quella fiducia necessaria come base di un rapporto serio ed esclusivo.
Da allora tutto è filato abbastanza liscio, nel senso, solo in un paio di occasioni, ci sono stati da parte di entrambi dei lievi episodi di scenate di gelosia, in cui fortunatamente si riusciva a dimostrare che era solo paranoia quella che guidava tali comportamenti, c'erano alibi e prove tangibili per dimostrare che nessuno stava tradendo la fiducia dell'altro.
Superata quindi questa fase, di comune accordo decidemmo di cominciare a dare fiducia all'altro e di smettere con la gelosia immotivata, ridando quella parte di privacy che anche nella coppia più affiatata è necessaria, e quindi di cambiare ognuno password per accesso allo smartphone.
Premetto anche che entrambi non siamo persone benestanti, ma fortunatamente non siamo nemmeno due persone materiali o con ambizioni esagerate, anzi, ci divertiamo e accontentiamo di poco per essere felici e stare bene.
Al momento lei purtroppo era disoccupata da un po', e non trovava occupazione dove abitiamo e dove io ho un buon lavoro stabile. Effettivamente, risiedendo in provincia e a causa anche periodo covid, non ci sono molte nuove opportunità ora. Sia le varie agenzie pubbliche che private per la ricerca di lavoro, finora hanno aiutato molto poco in tal senso.
Dopo un po' di tempo, stanca di dover dipendere da me economicamente (anche se a me non pesa e mai l'ho fatto pesare), di avere non moltissimi risparmi nel suo conto, e di essere solo una "massaia" a casa, mi ha comunicato che avrebbe chiesto aiuto anche alla sorella, che vive in una città a circa due ore di auto, per vedere se le trovava lei qualche lavoretto temporaneo, giusto per guadagnare qualcosa nell'attesa di trovare finalmente un'occupazione anche qui da noi.
In effetti, dopo poche settimane, la sorella è riuscita a trovare per entrambe un lavoro da operaia su turni con un contratto di 3 mesi, e quindi, rassicurandomi che tutti i fine settimana sarebbe rientrata a casa nostra, superata l'intervista positivamente, si è trasferita durante la settimana in città dalla sorella.
Emotivamente è stata dura da digerire: dopo un anno che praticamente eravamo inseparabili, che avevamo passato più uniti che mai il primo lockdown richiusi da soli, la lontananza si è fatta sentire.
E' da quasi un mese, tre settimane, in cui ci vediamo solo nei weekend, e in cui durante la giornata lavorativa, a causa dei suoi turni, anche notturni in fabbrica, riusciamo a scriverci e vederci in videochiamata quasi sempre di fretta.
Entrambi siamo in zona rossa, lei abita con la sorella ed il compagno di lei che è un caro signore, tra i turni di lavoro e le faccende di casa che si sente di dover fare per ricambiare l'ospitalità devo dire generosa e gentile, non le lasciano molto tempo libero per poter avere una comunicazione come ci piacerebbe. Giusto quando ha il turno di notte, che inizia alle 22 di sera, riusciamo ad avere una videochiamata di 30 minuti nella mia pausa pranzo, o quando ha il turno di mattina fino alle 14, la sera finito il mio lavoro e prima di dormire, riusciamo avere delle altre videochiamate di un'oretta, per raccontarci la giornata, le novità, per comunicare e mantenere vivo il rapporto.
Questo, ha in qualche modo sporadicamente accentuato in entrambi la gelosia, anche se più da parte mia.
Infatti, per una settimana, ho anche acquistato la licenza di una app, che riesce a monitorare in contemporanea 10 numeri telefonici su quando e chi sia online e offline su WhatsApp, per vedere non avesse sbloccato e stesse comunicando con qualche personaggio del suo passato.
Finora naturalmente non ho trovato nulla di concreto e preoccupante, ma appena per casualità per qualche manciata di secondi vedo che lei prima o dopo avermi salutato, è online, e non deduco stia parlando con la madre o la sua cerchia di conoscenze "fidate", mi sovviene sempre l'ansia e il tarlo che stia iniziando a parlare con qualcuno.
Poi, mi vergogno, perchè faccio mente locale, mi ricordo che è in zona rossa, a casa con la sorella ed il cognato, che lavora su turni, che appena è libera dal lavoro e faccende di casa mi dedica il tempo libero che può, e quindi mi dico che sono uno stupido e dovrei smetterla con questa gelosia e con questo controllo, ma dal punti di vista irrazionale, pagherei oro per sapere e capire, quando non parla con me, con chi parla e di cosa...
Ci sono momenti in cui riesco a stare tranquillo e a non arrovellarmi con tali pensieri, ed altri invece in cui la mia mente si fa dei film alla James Bond su come riuscire a scoprire la verità per stare tranquillo al 100%.
A lei, ho solo detto che durante la settimana mi manca molto, e che mi piacerebbe riuscissimo ad organizzare in modo più frequente i nostri appuntamenti a distanza per comunicare, ma lei logicamente mi risponde che oltre a lavorare, al necessario dormire, e alle faccende di casa e alla cura della sua persona, già mi dà quasi tutti il tempo libero che ha, ma che devo stare tranquillo, che è solo per un periodo, che le manco, e che non vede l'ora arrivi il fine settimana, in cui, affronta anche se stanca il viaggio di andata e ritorno, per stare con me.
Vorrei riuscire a smettere di avere questi pensieri che vanno e vengono di gelosia e di mania di controllo.
Grazie mille per ascoltare la mia storia

Caro Luca,

parli molto, ma non sei chiaro nell’ esprimere ciò che sentì davvero. Mi spiego: hai 47 anni, sei un uomo maturo, ma ancora sei insicuro nei sentimenti tuoi e altrui. Hai una ragazza più giovane con cui hai stabilito un rapporto “ a contratto”: può fare questo ma non quest’ atro...

Vi sorvegliate i cellulari ... ma dove sono la fiducia e la stima? Si parla di controllo, di sospetti, di paure....

Questo non é un sentimento d’amore in cui si vuole il bene dell’altro e il suo vederlo crescere.

Non ti fidi, non le credi? Che rapporto può essere?

Avrei capito se avessi scritto : mi manca, sto male senza di lei ma so che sta costruendo il suo progetto di vita, di autonomia e perciò ho fiducia in lei nel suo progetto, nel non voler fare la mantenuta.

É sicuramente una brava ragazza: sta con la sorella e non vuole pesare neanche su di lei.

Cosa vuoi di più? Lasciala crescere e tornerà da te più matura e consapevole.

Se credi nel vostro rapporto corri “ il rischio di fidarti”.

Cosa hai da perdere se non lei, se continui a stressarla?

Caro Luca, scava dentro di te e chiediti perché sei così insicuro. L’egoismo non porta da nessuna parte e non ha niente a che fare con l’amore.

Fammi sapere. Faccio il tifo x te

un abbraccio dott.ssa Patrizia Tombaccini