Dott.ssa Patrizia Tombaccini

Dott.ssa Patrizia Tombaccini

psicologo ad indirizzo clinico e di comunità

Comportamenti suicidari

Buona sera e grazie per la disponibilità.
Mi trovo in una situazione molto difficile, ho sempre sofferto di depressione e per una parte della mia vita ho combattuto con la tossicodipendenza. Sono in generale una persona molto soggetta alle dipendenze: fumo, alcool, droghe, affetti, per me qualsiasi cosa può diventare una dipendenza, anche il cappuccino della Nescafé.
Nell'ultimo anno la mia vita è stata completamente stravolta e se prima riuscivo ancora a "galleggiare" ora sto rapidamente affogando, andando a fondo.
Assumo il Lorazepam da 15 anni più o meno per gestire l'ansia, sono stata in terapia durante gli anni della tossicodipendenza ma senza grandi risultati. In passato, tra i 18 e i 25 anni, ho avuto problemi di autolesionismo, ma non erano tentativi di suicidio. Ora questa necessità di tagliarmi si è rifatta viva, probabilmente a causa della crisi che sto attraversando, ma non è come prima. Ora sono ossessionata dal pensiero del suicidio, occupa ogni mio pensiero: lo vedo come unica via d'uscita da una vita che mi riserva solo delusioni e sofferenze. Una vita che non voglio più, che non sono più in grado di affrontare.
Convivevo, ma con il covid il mio compagno ha perso il lavoro, io sono in cassa integrazione da un anno a 250 euro al mese, e così abbiamo perso la casa, separandoci. A quasi 39 anni sono dovuta tornare a casa con mia madre e mio fratello, che ha un percorso di vita simile al mio ma è ancora invischiato nella sua tossicodipendenza e ha comportamenti violenti.
Mio padre è morto due anni fa, lui sì è riuscito ad ammazzarsi con alcol e sigarette, ma ci ha messo 69 anni.
Io voglio solo che finisca tutto. Niente mi trattiene più, nessuno sentirà la mia mancanza. Ogni notte vado a dormire e spero di non svegliarmi, ma poi la mattina apro gli occhi e inizio a piangere. Ogni giorno è uguale all'altro.
So che queste poche righe non contengono informazioni sufficienti per potermi comprendere o aiutare. Non so perche sto scrivendo... Finora nonostante i tagli si facciano sempre più profondi, e abbia vagliato altre ipotesi (buttarmi da un palazzo, sotto un treno, in un canale, etcc...) non ho mai fattivamente tentato il suicidio, ma solo per paura di fallire, peggiorando ulteriormente le cose, magari finendo ricoverata in una bella stanza imbottita, che forse è il luogo dove dovrei realmente stare.
Ho chiesto aiuto al mio compagno, a mia madre, ho tentato anche di comunicare il mio disagio ad una collega di lavoro, ma nessuno riesce a comprendere il mio stato d'animo. Un terapeuta serio non me lo posso permettere e il SSN è a dir poco ridicolo. Ad ogni modo grazie per l'attenzione.

Ciao Chiara,

come va oggi? Sai che “domani è un altro giorno” e non é mai uguale al precedente...

Oltre le nuvole c’è il sole, dopo la tempesta il sereno... tutto passa tutto scorre...

Mi piacerebbe sapere di più di te. Sei certamente una persona sensibile, emotiva, spaventata dalla vita, dalla cecità di chi ti sta attorno.

Be’ a me piaci. Sento che ci sei. Sei garbata e gentile, sicuramente una bella persona.

Capisco che sei stanca di questa vita, come darti torto, tra covid, chiusure, perdita del lavoro, avere pochi soldi.... cosa c’è da godere! Non é una bella vita, x nessuno.

Io, come psicologa, lavoro con il problemi e in questo periodo ce ne sono in abbondanza e mi sento talvolta frustrata e impotente.

Una cosa la so con certezza: la vita vale la pena di viverla perché può sempre cambiare e migliorare.

Forse incontrerai qualcuno che ti vorrà bene per come sei, per le tue fragilità e l’enorme sensibilità che ti contraddistingue.. non posso garantirtelo, ma succede.

Nel frattempo perché non cerchi di volerti tu un po’ di bene? Perché non inizi ad essere la migliore amica di te stessa?

Cerca un nuovo lavoro, leggi, scrivi, canta, dipingi.. osserva la bellezza della natura , i fiori, gli alberi che da brutti e secchi si stanno aprendo alla vita, la natura si risveglia, c’é vita intorno a noi.

Passeggia all'aperto, fai movimento, mangia bene e sano.

Guardati allo specchio e dimmi cosa vedi? Uno sguardo spento? Un colorito pallido?

Prova a curare il tuo aspetto fisico, prova a guardarti dicendo: però, non sono poi così male...

Indossa qualcosa di colorato, truccati un po’, esci. Nella tua testa immagina di essere una star, un’attrice o cantante che ti piace. Immagina di essere lei. E guardati: é cambiata l’espressione? Come ti senti?

Non hai bisogno degli altri. Hai le tue risorse. Ce la puoi fare!

Dicono che io sia una “ brava psicologa” e se vuoi ti aiuto, gratis.

Scrivimi, domandami, stressarmi, ma non fare “cazzate”!

C’é sempre la possibilità di uscire dal tunnel, credimi!

Hai bisogno di affetto ed attenzioni. Non punirti perché non ne hai ora. Arriveranno.

Fai una buona cura farmacologica che ti aiuterà in questo cambio di stagione e parla butta fuori...

Attendo una tua nuova lettera e ti risponderò, sempre!

Coraggio, Chiara , faccio il tifo per te!

Un grande abbraccio

dott.ssa Patrizia Tombaccini