Dott. Pietro Andujar

Dott. Pietro Andujar

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Mi sento inferiore.

Sono all'università da un mese e la mia paura di non riuscire a socializzare sta prendendo il sopravvento su me stessa e sulla mia vita. Ho paura di stare da sola e non riesco a starebene con me stessa. Provo ad amarmi ma non so da dove iniziare. E ogni volta che la gente mi saluta a stento o mi dice che sono troppo timida soffro da morire e sono delusa. Forse la gente mi vede come una disperata...ma io all'università fino ad adesso ho sempre provato ad avvicinarmi agli altri..mi sento angosciata perché non riesco ad esprimermi.. mi sembra di vivere per gli altri e non per me stessa, perché con me stessa non riesco a stare bene. Che senso ha vivere da soli? Non so proprio creare dei rapporti, ho notato che la gente conosciuta fino ad adesso mi si allontana dopo un po' e mi chiedo che problemi ho! Forse nota che sono in ansia, ansia di socializzare...e ogni volta che non riesco mi butto giù in maniera incredibile! Forse perché al liceo ho avuto un'esperienza brutta, mi sono trovata male ...e in generale odio i gruppetti, odio la massa, mi sento oppressa dagli altri. Negata dagli altri. Mi sento inferiore , e giuro che provo a fregarmene o ad essere sicura di me ma è tutto inutile...fa parte di me questo disagio...ci sono io, e poi il mondo che non mi ha mai capita. Da un'altra parte, lontano da me. Ad esempio ho conosciuto una ragazza, ci sono uscita , e dopo un po' non mi ha più calcolata ed è fredda con me, così io ricambio. Un'altra si è fatta un gruppetto e non gliene frega niente di me.

Le consiglierei di ridimensionare un po' il disagio causato da questo momento di passaggio all'università: sembra quasi che lei abbia messo in fila una serie di vissuti spiacevoli che le sono capitati in questi anni  e che li stia omologando, come se fosse un continuum che si ripete, un loop  -  cosi' abbiamo battezzato quei meccanismi di ripetizione cui il mondo commerciale ci ha tanto abituati! Penso che, trovandosi a Bologna, lei abbia la possibilità di rivolgersi a un buon psicanalista o a uno psicoterapeuta di scuola psicanalitica per avere una consulenza e un eventuale aiuto. Nella sua situazione l'aiuto psicanalitico mi sembra il più consono. Personalmente le consiglierei l'Istituto Erich Fromm, dove lavorano eccellenti colleghi e le possono indicare anche giovani psicologi psicoterapeuti onesti e ben preparati