Dott.ssa Raffaella Carla Ragaglini

Dott.ssa Raffaella Carla Ragaglini

psicologo, sessuologo

Non riesco a trovarmi delle persone nuove con cui condividere tutto

Salve a tutti,mi chiamo Antonio ,ho 24 anni e vi scrivo per avere un parere o consiglio su come affrontare questo mio problema .io da piccolo fino ad arrivare all 'eta di 18 anni circa,sono stato timido e avevo addirittura paura di esprimere le mie opinioni emozioni in qualsiasi contesto extra familiare. Alle scuole medie avevo solo rapporti con 3 4 compagni ,mentre con gli altri non avevo un buon rapporto, anzi mi prendevano in giro e non li sopportavo.sicuramente era per il mio atteggiamento chiuso e timido che facevo trasparire. Alle scuole superiori invece sono capitato in una classe di 25 persone dove eravamo 5 maschi e 20 femmine. Io ero arrabbiato di tutto ciò e quei 4 maschi c'erano sempre momenti che mi prendevano in giro in modo esagerato ,ed io non riuscivo a difendermi e subivo il tutto. Io con questi ragazzi avevo solo un rapporto scolastico e mai al di fuori di quest'ultimo, xche non mi andava e non mi ci trovavo. Dopo la maturità mi sono iscritto all università a milano e la mia vita ,da un punto di vista soggettivo,è migliorata: ho acquistato piu fiducia in me stesso,ero felice di essere in questo nuovo contesto ,ho conosciuto nuove persone ed ero felice, sono riuscito pure ad abitare in una casa con altri ragazzi,ho fatto le mie prime uscite notturne al sabato sera ecc. Ciò che ho notato in me stesso era quello che riuscivo ad avere piu fiducia in me xché sapevo che in questa nuova citta nessuno mi conosceva e quindi non avevo la paura che ci potesse essere qualcuno che sapeva tutto il mio passato brutto che ho vissuto dal punto di vista sociale e relazionale,facendomi bloccare e chiudermi in me stesso . Dopo 2 anni di università a milano ho fatto altri 2 anni a Catania,dove ho raggiunto la laurea da 1 anno e mezzo. Adesso sono ritornato al mio paese. Dopo tutta questa breve autobiografia,voglio venire al dunque . Io essendo tornato nel contesto sociale dove ho vissuto fino a 18 anni,non ho amici ,ma solo conoscenti che ci salutiamo solo e basta. Il mio problema e che voglio trovarmi delle persone nuove con cui condividere tutto,ma non so xche ,non ci riesco. Tipo io ho notato che da solo ad introdurmi in luoghi e conoscere nuova gente (tipo in palestra ), non riesco,tranne se ce un qualcuno che mi presenti nuovi individui. Pero ho paura che queste persone mi facciamo domande tipo: esci il sabato sera?,sei fidanzato ?,ma puo essere che non ti ho mai visto qui in paese ?. Io ho paura di questi quesiti che mi possono domandare xche gia so Che devo rispondere che non ho nessuno con chi uscire(esco solo con mia sorella o i miei fratelli),che non sono stato fidanzato ecc. Io pero ho una gran voglia di riuscire ad essere come tutti gli altri ,pero non so come fare:( .la mia difficoltà è quello di riuscire ad non avere tutti questi complessi mentali ed avere dei metodi su come fare conoscenze senza avere timore,xche dopo che riesco ad inserirmi in una discussione non ho piu paura e timore. Spero di essere stato chiaro su quale sia il mio problema . Grazie

Carissimo Simone, le tue parole dicono tantissimo a chi, come me, lavora da anni con ragazzi e ragazze come te. Temo di doverti segnalare che il tenerti tutto questo dentro rischia, nel tempo, se già in parte non sia accaduto, di logorare il sano rapporto di fiducia che deve esserci tra te e il mondo esterno. La timidezza irrigidisce il nostro modo di agire e di proprorci al mondo esterno e, spesso, porta allo svilupparsi di pensieri reattivi e disturbanti. Mi sento di "spingerti" a rivolgerti ad uno specialista, uno psicologo, (puoi trovarlo anche presso la asl territoriale oltre che privatamente), che possa aiutarti a lavorare sulla timidezza e sul disagio emotivo che sembra esssersi consolidato nel tempo. Ricorda, andare da uno psicologo non significa essere "matti" ma, comprendere di trovarsi in un momento in cui si necessita di una guida sicura per compiere scelte più consapevoli ed efficaci per la propria vita. E' necessario che tu diriga verso il meglio il tuo progetto di vita senza che il disagio emotivo complichi troppo il tuo modo di porti in relazione con il mondo, rendendo tutto troppo difficile. Complimenti per come hai descritto la tua situazione. Ti lancio una spinta verso la fiducia in te stesso ed una dolce slancio verso gli altri, a volte un poco beffardi, ma non così diversi da te, non così più forti, non così più validi di te ....