Dott.ssa Raffaella Carla Ragaglini

Dott.ssa Raffaella Carla Ragaglini

psicologo, sessuologo

Controllo maniacalmente il mio corpo, ed ogni piccolo sintomo è per me una malattia mortale

Buongiorno a tutti. Da qualche tempo sto vivendo una situazione insostenibile. Ho 30 anni, una fidanzata, un lavoro. Sono un ragazzo nel complesso carino, sveglio e a detta di tanti simpatico . Ma ho un problema. Controllo maniacalmente il mio corpo, ed ogni piccolo sintomo è per me una malattia mortale. Al momento della scoperta del sintomo reale o immaginario perdo completamente il controllo fino al momento della visita medica specialistica che sono riuscito a farmi fare anche di domenica mattina l'ultima volta. Se non avessi effettuato le visite delle quali parlo , non sarei tornato a lavoro e non avrei smesso si piangere ed implorare aiuto alla mia famiglia. Dal momento della “scoperta del sintomo “ inizia il calvario della disperazione, mi riduco vergognosamente a crollare a terra , colpito da attacchi di panico intervallati solo da fortissima ansia, non ingerisco praticamente nulla, e spesso ho diarrea e vomiti ( quel poco che riesco a ingerire o bere). Probabilmente aver visto delle persone soffrire di alcuni Mali ed infine morire, mi ha segnato in maniera realmente profonda. Dopo le diagnosi, quasi sempre NEGATIVE ( se non per sciocchezze) , mi tranquillizzo momentaneamente, trovando però dei modi per “contraddire“ i referti, o quantomeno trovare soluzioni alternative ovviamente Negativamente. ho comunque necessità di ulteriori conferme (es altri tipi di esami più approfonditi , altri specialisti) Quando questo cerchio si chiude inizia la spirale di fobia della morte, che vedo riflessa in ogni cosa. In un fiore , in un volto, in una canzone , in un colore . Ogni cosa anche precendetemente piacevole , diventa motivo di panico e ansia. La pelle mi brucia, mi sento svenire farfuglio e chiedo aiuto. Sono arrivato a dormire con mia madre accanto , mentre piangevo per 10 ore di fila. Sono.Stremato ed ho bisogno di aiuto. Rivoglio la mia vita.

Caro Paolo, hai assolutamente ragione a pretendere di riprendere il controllo della tua vita! I disagi psicosomatici che provi sono PROBABILMENTE riconducibili ad un disturbo d'ansia ormai divenuto compulsivo che, certamente, non puoi non trattare con la dovuta cura. Per aver maggiore padronanza della propria vita la prima saggezza non è preoccuparsi del sintomo ma della causa. Le somatizzazioni sono i segnali di eccessivo accumulo tensivo; non è curando il bruciore di stomaco, il formicolio o il mal di testa repentino che risolverai. Ti suggerisco di cuore di valutare le due strade possibili, contemporaneamente. Rivolgerti ad uno psicologo esperto in disturbi d'ansia e disturbi ossessivi compulsivi, (generalmente suggeribile l'indirizzo cognitivo-comportamentale), e valuta di svolgere un percorso di supporto utile alla modifica delle prassi di pensiero e comportamento, poi valuta con lui se intraprendere, contemporaneamente ma non esclusivamente, un percorso psicofarmacologico di supporto, se la situazione dovesse essere, al momento, così ingestibile come la racconti. Il supporto del farmaco potrebbe aiutarti nell'aumentare la compliance all'importante trattamento psicoterapico ma, se riesci, non fare solo quello. Mi raccomando, impara davvero a prenderti cura di te! Con fiducia.